Mutazione Cornigliano Uomini_Fabbrica_Territorio
La mostra è sgombra. Nessuno a Villa Bombrini in un pomeriggio feriale. Solo un usciere ed una ragazza che indica il percorso. Il palazzo, inaccessibile fino a pochi mesi fa, offre il suo pianterreno, con affreschi, pareti, e camini, senza troppe storie. Con il disincanto dei sopravvissuti. Distante ed integro, nonostante tutto. Palazzo con il prato all’inglese, le finestre sul parco confinante con il perfetto opposto, l’altro da sé.
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Trasformazioni – Nuova Cornigliano: un sito virtuale
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Ambiente/1 – Con urgenza, anzi no
L’assessore Valter Seggi finalmente ammette le disfunzioni del depuratore di Punta Vagno: “E’ vero, non va” (Secolo XIX, 2 luglio 2006). I miasmi che da mesi tormentano Genova sono l’effetto delle carenze di uno degli impianti di depurazione più grandi della città. Questa ammissione sarebbe anche un passo avanti se non contrastasse con l’inerzia e le reticenze che hanno accompagnato l’intera vicenda.
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Ambiente/2 – Chi inquina e chi paga
Riparte la litania classica dell’estate, il mare è sporco, i depuratori non funzionano, o funzionano, o funzionano così così, fate pure il bagno che non c’è pericolo, fatelo ma con precauzioni, fatelo ma sono fatti vostri se poi vi prude…. E alla fine: ci vogliono i soldi, bisogna aumentare il costo dell’acqua che a Genova è basso, bassissimo, che dire, il più basso d’Europa, del mondo… Suvvia un piccolo aumento per avere il mare pulito e le fogne profumate…….
Hanno una bella faccia tosta i nostri amministratori a riproporre per l’ennesima volta queste litanie. Ma si sa a volte puzzano anche le parole. -
Ambiente/3 – Arpal rassicurante. A chi serve?
Sempre più frequentemente in primo piano. Ma non è un buon segno. Parliamo dell’ARPAL, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure, lo strumento tecnico scientifico di cui si valgono Regione, Province e Comuni, ASL e Procura della Repubblica per tutelare l’ambiente e la salute. Nell’opinione pubblica è associata alle grandi emergenze ambientali: Stoppani, Iplom, Scarpino, amianto, acque costiere e reflue, depuratori, balneazione. Ma una cosa è la prevenzione dei rischi ambientali e un’altra, la loro eliminazione. E non si capisce perché, di fronte ai rischi e problemi che periodicamente si presentano, l’Agenzia appaia quasi sempre e ad ogni costo rassicurante, edulcorata.
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Genova – La città di Ersilia
A Genova, nel tratto che va da San Martino a Sampierdarena, quanti vanno a piedi o usano i bus sanno di chi si tratta. Anche se non sanno che si chiama Ersilia e non le hanno mai parlato. Ma l’hanno vista. O almeno ne hanno visto la parte del viso che emerge da sotto il cappello di panno che porta con le falde calate sulle orecchie e fermate da una sciarpa leggera che le incornicia il capo e le copre il collo. Così anche per il resto del corpo stretto da panni che lasciano indovinare solo quanto sia esile e minuta. Guanti di cotone chiari e brache lunghe e molli strette alle caviglie coperte da una sorta di lunga saariana d’estate e da un impermeabile d’inverno. Ai piedi calza scarpette nippo, imbottite e con la suola alta. A tracolla una borsa e in una mano un plico o una busta, un foglio con su un elenco, fissato su un dorso rigido, e a volte una delle piantine di Tuttocittà; nell’altra mano una trasmittente di modello antiquato.
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Cultura – Malagestione: non solo sanità
Nonostante sia stata – pur dimezzata con Lille – “capitale della cultura”, Genova fatica a capire cosa significhi fare una politica culturale a sostegno anche del turismo. Servirebbe forse un viaggio a Napoli, città oppressa da gravissimi problemi di ordine pubblico e di igiene ambientale, ma attenta all’apporto che la cultura può dare “all’indotto” e pronta a coniugare il suo passato artistico al presente.
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Voci di dentro – Riflessioni di un detenuto
In linea teorica potrei condividere l’abolizione della carcerazione escludendo reati come l’omicidio volontario e la malavita organizzata.
Tuttavia sappiamo che non esiste solo l’estrema violenza contro la società e la persona, ci sono quotidiane forme di violenza che invadono la vita individuale e sociale (furti, spaccio, scippi, rapine, truffe, corruzione ecc.)
I detenuti per questi reati rappresentano l’80% della popolazione carceraria italiana. -
Lettera – Al carcere di Chiavari L’ora d’amore
L’ora d’amore, uno spettacolo di Teatro Forum, scritto ed interpretato da alcuni detenuti di questo istituto per la regia della dott. Alessandra Vannucci, andato in scena il 30 giugno, ha riaperto lo spinoso dibattito dell’affettività in carcere, intesa, non solo, come diritto della persona reclusa all’intimità con il proprio partner, ma anche con i propri figli, genitori.