“Genova, Palazzo Ducale 13 giugno – Festival della Poesia “Il congedo cerimonioso – vita di Giorgio Caproni” foto di Ivo Ruello.
Un grande fermento poetico pervade Genova e la provincia in queste settimane.
E’ in corso dal 10 giugno e terminerà il 21 il sedicesimo Festival Internazionale della poesia, con la presenza di “parole spalancate” e sottili da tutto il mondo.
Da venerdì 11 si sono accese le “voci del Suq” all’interno del dodicesimo Festival delle culture con la loro promessa poetica che attraversa il ribollire di iniziative di teatro, danza, musica, incontri, mercato, cucina. Spanderanno la loro luce fino al 24 giugno e si spegneranno, mostrando la loro natura abbagliante ma provvisoria, perché a Genova il Suq c’è, disseminato e visibile a chi lo vuol vedere, ogni giorno, già da tempo.
Categoria: Città
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Città – Giugno, dei mesi il più poetico
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Società – Razzismo insinuante
Il nuovo razzismo, quello più pericoloso, non dichiara apertamente la propria natura. Non dice di essere contro i migranti, i neri, i rom, i musulmani, gli ebrei in quanto tali. Hitler ed il regime dell’apartheid in Sud Africa, grazie a dio, sono stati sconfitti. Il nuovo razzismo ha imparato a nascondersi, preferisce esordire con la frase “non sono razzista, ma …”, dopo di che possono seguire una marea di parole di ogni brutalità. Non sono razzista “ma i migranti rubano il lavoro, sono ladri, vendono droga, stuprano le donne” … ecc. In certi casi le frasi con il “ma” fanno anche morire dal ridere (per non piangere) come quella raccolta da un giornalista de l’Unità nei primi anni novanta: “Io non sono razzista, sono loro che sono arabi”.
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Repubblica Italiana – Quando l’onore va a chi lo merita
Giacomo Piombo con la sua famiglia il 2 giugno 2010, e con Lucia De Leo al VI° congresso della Cgil Liguria, 1991.
Nel pomeriggio del 2 giugno, a Masone, si è svolta la parte popolare della festa per la Repubblica organizzata dalla Provincia di Genova, bancarelle, bandiere, piccoli spettacoli per bambini, ma soprattutto Giovanna Marini e la Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio che alla sera infiammano un teatro strapieno col loro splendido repertorio di canti popolari e politici. -
Città – “viaXvia”: Guida alla rete Amt, municipi, servizi e chiese cattoliche
Per chi preferisce i mezzi pubblici al veicolo privato, Amt propone la quarta edizione (2009/2010) di “viaXvia”, agile guida in formato A4 distribuita gratuitamente. In 64 pagine a colori, fitte di informazioni e pubblicità, gli utenti trovano uno stradario completo con dettagliate mappe dell’intera città di Genova, dove con opportune simbologie e rimandi sono evidenziate le linee della rete di autobus, filobus, ascensori, funicolari, volabus e navebus.
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OLI 264: CITTA’ – “viaXvia”: Guida alla rete Amt, municipi, servizi e chiese cattoliche
Per chi preferisce i mezzi pubblici al veicolo privato, Amt propone la quarta edizione (2009/2010) di “viaXvia”, agile guida in formato A4 distribuita gratuitamente.In 64 pagine a colori, fitte di informazioni e pubblicità, gli utenti trovano uno stradario completo con dettagliate mappe dell’intera città di Genova, dove con opportune simbologie e rimandi sono evidenziate le linee della rete di autobus, filobus, ascensori, funicolari, volabus e navebus.Ampio spazio è dedicato ai nove municipi in cui si suddivide il comune, con indirizzi, recapiti telefonici e web, orari di apertura e altri dati per consentire ai cittadini di rapportarsi agevolmente non solo ai relativi uffici politico-amministrativi e tecnici, ma anche – per ogni ambito territoriale – alle biblioteche, centri civici, strutture sanitarie e assistenziali, scuole di ogni ordine e grado, musei, teatri, forze dell’ordine e altri servizi.La voce “CHIESE” riporta un pratico elenco, con indirizzo e telefono di ciascuna (dalla Cattedrale di San Lorenzo a tutte le altre), aggiornato al 15 febbraio 2007 e per il quale si ringrazia la Curia Arcivescovile di Genova che l’ha fornito.Lodevole attenzione per le esigenze dei fedeli cattolici e della Chiesa.Ma perché in uno strumento proposto all’intera cittadinanza si sono privilegiati i credenti in una soltanto delle diverse religioni praticate sul territorio nazionale, sia pur la più radicata e diffusa, ma di certo non l’unica?Per un’informazione più corretta, sarebbe opportuno che dalla prossima edizione si scrivesse non più “CHIESE” ma “LUOGHI DI CULTO” e che oltre ai templi cattolici si inserissero anche quelli delle altre confessioni cristiane (ortodossi, luterani, evangelici, metodisti, valdesi, mormoni, testimoni di Geova…), la sinagoga (presso la quale è tra l’altro allestito un pregevole museo ebraico non citato), le sale di incontro e preghiera musulmane (in attesa della moschea) e le altre realtà espressione della sempre più articolata varietà di culture conviventi nel nostro paese.Tutto ciò comporterà di sicuro un maggiore impegno redazionale nella raccolta dei dati e nella stesura dei testi, ma appare assolutamente doveroso per una benemerita Azienda che intenda offrire al pubblico un sempre più utile e completo servizio informativo. -
OLI 263: CITTA’ – Ritardi e noia per un sommergibile
Venerdì 28 maggio, presentazione alla città del sommergibile Nazario Sauro, evento – spettacolo organizzato dal Galata Museo del Mare e da Costa Endutainment. Seducente il programma: “Una serata di musica e danza con fuochi d’artificio finali. Allo spettacolo è invitata tutta la cittadinanza: si parte alle ore 20.00 con il ritmo swing della NP Big Band, in concerto sulla terrazza della chiatta dell’Urban Lab. Dalle ore 21.00, proiezione di immagini e filmati riguardanti passato e presente del Nazario Sauro su due maxischermi e, a seguire, danze acrobatiche sull’acqua e spettacolo pirotecnico.”La cittadinanza si fa sedurre, e a partire dalle otto di sera inizia a prendere posto sulle gradinate. Alle 20.30 i posti sono già quasi tutti presi, l’ottima orchestra suona uno splendido repertorio di musica americana anni ’30 e ’40, la temperatura è perfetta e due gentili assistenti gestiscono con efficienza la sistemazione nei pochi posti ancora liberi delle persone pazientemente in coda all’esterno.E’ una festa popolare e il quartiere tutto partecipa, il pubblico è più misto che in altre occasioni, la presenza di cittadini immigrati folta e visibile; molti, naturalmente, i bambini.Fino alle 21 tutto perfetto, allegria, bambini eccitati e contenti, chiacchiere.Poi inizia l’attesa: 21.15, 21.30, 21,45, 22 … l’orchestra continua a suonare solo per colmare un vuoto e l’entusiasmo iniziale per la bella musica ad ogni nuovo pezzo volge in nervosismo, le persone più anziane abbandonano, si infittiscono i commenti irritati, i bambini si agitano, nessuno dice che sta succedendo. Bisogna arrivare alle 22.20 perché Campodonico, direttore del Mu.Ma, annunci trionfalmente che lo spettacolo ha inizio. Va beh, si pensa, pazienza, magari qualche problema tecnico … ma ora ci siamo, arriva il momento atteso, i bambini che hanno resistito saranno finalmente contenti.Invece dalle 22.20 alle 23.10 sono stati discorsi. Hanno parlato uno dopo l’altro tutti gli attori del progetto: Campodonico, Maria Paola Profumo, Costa, Fincantieri, Sindaco, Presidente della Regione, Marina Militare … Qualcuno parlava nel microfono, qualcuno no, e alle gradinate arrivava solo una informe poltiglia verbale. A intervalli un filmato che intendeva illustrare diversi momenti della vita del Nazario Sauro, ma erano film muti, zero parole, nessun contenuto informativo, che hanno inflitto al pubblico il sommergibile in tutte le salse: fermo, in navigazione, di profilo, di fronte, dall’alto, dal basso, con tutte le inclinazioni possibili, di giorno, all’alba, al tramonto, con sfondo di immutabile musica trionfale. Una noia apocalittica. Intere famiglie si alzano e se ne vanno portandosi via bambini stanchi e delusi.Poi dalle 23.10 alle 23.30 un po’ di “Son et lumière” ha addolcito l’animo dei più indulgenti.Magari l’episodio è marginale, però è metafora di sordità politica, incapacità di relazione, narcisismo e – perdonate – maleducazione: non ci si fa aspettare per quasi un’ora e mezza da più di mille persone, a meno di non offrire al termine della lunga attesa qualcosa di veramente strepitoso.Ricordo un concerto del 1989 allo stadio di Albenga, dove Miles Davis si fece attendere fino alle 23: narcisista anche lui, figuriamoci, ma …(p.p.) -
Cultura – Un altro maestro è andato via
“Ad un anno di distanza se ne sono andati uno di seguito all’altro due grandi maestri che hanno insegnato a Genova. Maggio ha portato via nel 2009 Claudio Costantini, dopo un anno ha chiesto nuovamente pegno con Edoardo Sanguineti. Una strana coincidenza che si affianca a quella dell’avvicendarsi dei loro ritiri dall’Università, Sanguineti nel 2000, Costantini nel 2001. Si sono lasciati alle spalle un mondo che stava cambiando e il declino dell’università italiana.
I fondi sono sempre più scarsi, i criteri metrici con i quali vengono assegnati ciechi delle contestuali particolarità ed eccellenze, pur volendo rispondere alla “meritocrazia”. -
Città – Ritardi e noia per un sommergibile
Venerdì 28 maggio, presentazione alla città del sommergibile Nazario Sauro, evento – spettacolo organizzato dal Galata Museo del Mare e da Costa Endutainment. Seducente il programma: “Una serata di musica e danza con fuochi d’artificio finali. Allo spettacolo è invitata tutta la cittadinanza: si parte alle ore 20.00 con il ritmo swing della NP Big Band, in concerto sulla terrazza della chiatta dell’Urban Lab. Dalle ore 21.00, proiezione di immagini e filmati riguardanti passato e presente del Nazario Sauro su due maxischermi e, a seguire, danze acrobatiche sull’acqua e spettacolo pirotecnico.”
La cittadinanza si fa sedurre, e a partire dalle otto di sera inizia a prendere posto sulle gradinate. Alle 20.30 i posti sono già quasi tutti presi, l’ottima orchestra suona uno splendido repertorio di musica americana anni ’30 e ’40, la temperatura è perfetta e due gentili assistenti gestiscono con efficienza la sistemazione nei pochi posti ancora liberi delle persone pazientemente in coda all’esterno. -
Cultura – Per Edoardo Sanguineti
Non ha scelto un buon momento per morire Edoardo Sanguineti. Poteva aspettare ancora un po’. Poteva aspettarci ancora un po’. Non scaricarci addosso in modo cosi improvviso e ammutolente lo spegnimento della sua voce e della luce mobile e penetrante dei suoi occhi.
Troppo freddo è stato questo lungo inverno. E troppo duro. Cominciavano appena a prevalere i raggi di sole e le giornate cominciavano a tingersi di colori e tepori primaverili.
Non doveva Edoardo, che al calore umano teneva moltissimo, con la sua morte e con il suo scomparire alle nostre viste, aggiungere una ventata di gelo, al gelo già accumulato sulla nostra pelle e nelle nostre persone.
Anche nella storia c’è freddo, come diceva Caproni – non troviamo tracce per sapere se amato o no – e nella società, per le strade della città e nella cronaca. E la parola di Sanguineti era sempre calda, fino all’incandescenza a volte. Di calore autentico, con la sua faccia ben esposta, sia che si esprimesse in poesia, sia che si manifestasse in teatro, in saggi, in conferenze, in interventi sui giornali, o in commenti musicali. Aveva la forza della poesia. E non temeva il paradosso, la rottura, le capriole linguistiche, il giuoco. Non temeva polemos che sapeva essere figlio degli dei. -
Politica – La diffusione militante della Fondazione Carige
““Nuove militanze: 22 maggio, la fondazione Carige diffonde Il Giornale (Foto Paola Repetto e Ivo Ruello)Genova in festa. Giovani, stelle e sport”: dal 20 al 23 maggio il centro di Genova (Porto Antico, Piazza Matteotti, De Ferrari, San Lorenzo) è stato davvero in festa, con centinaia e centinaia di bambine, bambini, ragazze e ragazzi che si esibivano in decine di attività sportive e di danza. Scoperta di una vita giovane che scorre quasi insospettata nella città, e si impegna in una miriade di attività mostrando di aver raggiunto un livello di qualità che rivela impegno, passione, lunghe ore di esercizio.