Il mito del lavoro nell’ente pubblico è diventato realtà nel 2005 per molti dipendenti delle Acciaierie di Cornigliano. Ceduti per tre anni a comune e provincia, 650 lavoratori dell’Ilva hanno affiancato dipendenti pubblici, di settori differenti, con risultati, a detta dei più, discordanti. “Sta al singolo”, hanno commentato alcuni, riferendosi all’alta o scarsa produttività dei lavoratori Ilva. “Di qua ne sono passati tre: uno è rientrato in stabilimento, due di loro davvero in gamba…”
Ognuno, a sentire i commenti, ha portato con sé nell’ente pubblico, livore o disponibilità, desiderio di rivalsa o di conoscenza, in sintesi se stesso. Con la dose di “scazzo” legittimata dalla condizione di cassintegrato socialmente utile. Inoltre ognuno ha portato una vastità di sguardo data dall’esperienza di lavoro precedente. Chi dieci, chi venti, chi trenta “anni di marche”, con una propensione all’analisi spiccia e un po’ spietata alla quale va aggiunta una buona dose d’invidia.
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