Categoria: 263

  • Versante Ligure



    L’insaputello


    Beccato sei in flagrante?
    La colpa tua si fiuta?
    L’hai fatta strabordante?
    Perché non si discuta
    di’ (splendida scusante)
    “È stato a mia insaputa!”.





  • Politica – Una data che ci contenga tutti

    C’è qualcosa che non funziona in questa nostra ostinazione a presidiare.
    Lunedì 31 maggio due piazze a Genova erano occupate da dimostranti contro la legge sulle intercettazioni telefoniche e contro il recente attacco di Israele su pacifisti inermi.
    Ma queste due manifestazioni che si sono ricongiunte in corteo, sono solo un tassello di un mosaico che si va costruendo dal 2001 senza che se ne vedano né il risultato, né l’impatto concreto sulla cittadinanza.
    Dopo nove anni sarebbe lecito chiedersi cosa si vuole fare di tutte le energie di chi organizza e di chi partecipa.
    Forse è arrivato il momento di esserci, come diceva Rita Borsellino due anni fa in Piazza Navona, “uno ad uno e tutti insieme”.

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  • Gaza – Questa volta ha vinto Golia?

    Questa volta ha vinto Golia. E Golia, contraddicendo il mito fondativo e il libro dei libri, ha preso le sembianze del governo e del potentissimo esercito israeliano.
    Davide erano i 700 pacifisti, partiti dalla Turchia con un naviglio di 7 navi, arrivati da 50 nazioni, portatori di storia, sentimenti e culture diverse, intenzionati decisamente e sospinti da motivazioni profonde a portare un non più differibile soccorso alle donne, agli uomini e ai bambini di Gaza, rinchiusi da mesi dalla prepotenza di Golia in un lager senza possibilità di scambi con l’esterno e ormai incapaci di reggersi in piedi. Insomma Davide era la freedom flotilla.
    Anche questa volta aveva le fionde. Le abbiamo viste tutti, ben inquadrate e diffuse al mondo dalle telecamere dell’esercito israeliano. Ma cosa potevano contro un gigante armato in ogni parte del corpo, coperto in ogni frammento di pelle, con il capo fasciato come un mostro inconoscibile, senza occhi da poter guardare e dotati di raggi accecanti che sfregiavano l’alba, rendendola ancora più tragica?

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  • Cultura – Un altro maestro è andato via

    “Ad un anno di distanza se ne sono andati uno di seguito all’altro due grandi maestri che hanno insegnato a Genova. Maggio ha portato via nel 2009 Claudio Costantini, dopo un anno ha chiesto nuovamente pegno con Edoardo Sanguineti. Una strana coincidenza che si affianca a quella dell’avvicendarsi dei loro ritiri dall’Università, Sanguineti nel 2000, Costantini nel 2001. Si sono lasciati alle spalle un mondo che stava cambiando e il declino dell’università italiana.
    I fondi sono sempre più scarsi, i criteri metrici con i quali vengono assegnati ciechi delle contestuali particolarità ed eccellenze, pur volendo rispondere alla “meritocrazia”.

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  • Europa – In Italia la violenza è doppia

    Talvolta si riesce ancora a percepire la distanza che ci distacca da una gestione europea dello Stato. In materia di diritti civili l’Italia è uno dei fanalini di coda dell’Unione, impegnata com’è negli scandali dei sederini rosa e degli appartamenti romani di ex ministri nuclearisti. Questa volta il campanello è stato suonato da una sentenza del Tribunale di Torino, grazie all’intervento in materia di risarcimento danni di uno studio ben informato in materia, Ambrosio e Commodo di Torino (1*). Nella lunga lista di interventi e pubblicazioni riscontrabili sul loro sito, risalta l’impegno profuso sul problema dei risarcimenti, visti da diversi punti di vista e in molti settori della società.

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  • Finanziaria – Non più di moda l’operaio?

    Secondo l’Osservatorio sulla gestione delle famiglie europee, curato dal PwC, Price waterhouse Coopers e dall’Università di Parma, per i paperoni d’Italia, quelli che possono contare su patrimoni superiori ai 500mila euro investiti in attività finanziarie, titoli o liquidità, esclusi gli immobili, la crisi sembra alle spalle. La ricchezza di 640mila famiglie appartenenti al campione, è salita fra il 2008 e il 2009 del 19%, grazie anche allo scudo fiscale con 85 miliardi di euro rimpatriati e nel 2010 avrà un trend di crescita del 5,3%.
    Così il Sole 24 Ore del 10 marzo, mentre il 23 febbraio erano sbarcati all’Asinara gli operai della Vinyls di Porto Torres, che ancora stanno là, non sono l’isola dei famosi, ma quella dei cassaintegrati e protestano vivendo nell’excarcere. Perchè se in questi giorni di finanziaria si parla, non senza ragione, del pubblico impiego tartassato, ci si dimentica dei tanti Cipputi che neppure la sinistra menziona più di tanto.
    Un mondo di invisibili condannati alla visibilità in occasione delle morti bianche.

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  • Sport – Vince il calcio sentimentale

    In tempi di migrazione consistente e di fronte ad un paese di fatto già multietnico il calcio italiano è in ritardo così come la politica e l’informazione: il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio ha solennemente dichiarato qualche mese fa: “È bellissimo lo spirito di questi giocatori con il doppio passaporto che avvertono questo richiamo verso la maglia azzurra, ma non vogliamo fare una Nazionale con tantissimi elementi con queste caratteristiche”. E recentemente parlando dell’Inter, Lippi ha detto che è una “grandissima squadra, ma non è italiana”.

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  • Città – Ritardi e noia per un sommergibile

    Venerdì 28 maggio, presentazione alla città del sommergibile Nazario Sauro, evento – spettacolo organizzato dal Galata Museo del Mare e da Costa Endutainment. Seducente il programma: “Una serata di musica e danza con fuochi d’artificio finali. Allo spettacolo è invitata tutta la cittadinanza: si parte alle ore 20.00 con il ritmo swing della NP Big Band, in concerto sulla terrazza della chiatta dell’Urban Lab. Dalle ore 21.00, proiezione di immagini e filmati riguardanti passato e presente del Nazario Sauro su due maxischermi e, a seguire, danze acrobatiche sull’acqua e spettacolo pirotecnico.”
    La cittadinanza si fa sedurre, e a partire dalle otto di sera inizia a prendere posto sulle gradinate. Alle 20.30 i posti sono già quasi tutti presi, l’ottima orchestra suona uno splendido repertorio di musica americana anni ’30 e ’40, la temperatura è perfetta e due gentili assistenti gestiscono con efficienza la sistemazione nei pochi posti ancora liberi delle persone pazientemente in coda all’esterno.

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  • Parole degli occhi – I tramonti non sempre sono romantici

    a cura di Giorgio Bergami
    I tramonti non sempre sono romantici



    © foto: Giorgio Bergami


    I tramonti non sempre sono romantici.
    In Italia il sole che si abbassa sempre più su cultura, università e scuola fa solo malinconia.
    Lista dei 232 istituti culturali a rischio taglio finanziamenti che il Quirinale ha rimandato all’esame del ministro Bondi
    http://www.omniablog.net/2010/05/30/manovra-finanziaria-la-lista-dei-232-istituti-culturali-a-rischio-taglio-finanziamenti/