Categoria: Ferdinando Bonora

  • OLI 304: PAROLE DEGLI OCCHI – Paura del nucleare

    Foto di Giorgio Bergami ©

    La città parla in silenzio anche con le scritte e i disegni che gli abitanti tracciano sui suoi muri. Pratica deprecabile secondo alcuni, secondo altri espressione invece di libera vitalità creativa, talvolta capace di comunicare con grande immediatezza pensieri e stati d’animo, con esiti esteticamente interessanti.
    Da tempo, ben prima dell’attuale dibattito referendario sul nucleare, su questa parete genovese non lontana da Via Garibaldi una mano ignota ha spalancato una finestra affacciata sull’incubo del fungo atomico.

  • OLI 303: PAROLE DEGLI OCCHI – Il silenzio della città parlante

    Foto di Giorgio Bergami ©

    Genova narra se stessa senza bisogno di parole. Basta salire sul belvedere di Castelletto, inerpicandosi su per antiche creuze o coi più comodi ascensori pubblici, per godere una vista in cui epoche e stili si rincorrono dando luogo a uno stupefacente spettacolo senza fine. Con la buona stagione, sempre più numerosi sono i cittadini e i forestieri che vengono ad assistervi incantati.

  • OLI 301: CITTA’ – Tutti in piazza



    Sabato 14 maggio. Piazza De Ferrari, cuore della Genova moderna, ospita come sempre la variegata complessità di situazioni di cui è fatta la città. A distanza di poche ore, manifestazioni assai diverse per spirito, stile, modalità e partecipanti.

    In mattinata, nell’ambito del convegno “Unità, Federalismo, Fraternità: un percorso possibile”, promosso a Palazzo Ducale dal cattolico Movimento dei Focolari in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è stato predisposto uno “stand artistico-creativo per coinvolgere i passanti”, con un grande icosaedro troncato cosparso di variopinte impronte di mani e alcune gioiose ragazze che dispensano in letizia abbracci alla gente.

    http://www.focolare.org/it/news/2011/03/22/convegno-%E2%80%9Cunita-federalismo-fraternita%E2%80%9D/

    Nel pomeriggio, un’affollata vivace protesta che ha unito diversi comitati sorti contro una certa modernità che avanza proponendo in tutta Italia innovazioni lusinghiere, che però non convincono tutti: a molti esse appaiono soltanto opportunità di arricchimento per pochi speculatori e cause di irreparabili devastazioni del patrimonio comune.

    http://www.dibattitopubblico.com/genova/

    (Ferdinando Bonora, foto di Giorgio Bergami ©)

  • OLI 301: PAROLE DEGLI OCCHI – Chi cerca trova

    Foto di Giorgio Bergami ©
    Genova, Piazza delle Erbe: cercatore di fumo.
  • OLI 300: SOCIETA’ – Rumenta salata

    Pessimo inizio. Si sta abbondantemente superando il livello di guardia del grottesco. Almeno a quanto si legge su due articoli di Roberto Sculli sulla raccolta differenziata, su Il SecoloXIX:

    http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/05/06/AO8Fx4R-sacchetti_scopro_fuorilegge.shtml

    La civica amministrazione ha sguinzagliato coppie di ispettori dell’Amiu (Azienda Multiservizi e d’Igiene Urbana) a pedinare ignari cittadini con in mano la spazzatura (rumenta in genovese e in altri idiomi settentrionali). Se nel gettarla nel contenitore dei rifiuti generici s’odono rumori sospetti di vetri, plastiche o lattine, uno dei due si mette a seguire il malcapitato, mentre l’altro – in contatto telefonico col collega – apre il sacchetto e rovista alla ricerca del corpo del reato che, se trovato, costa al trasgressore 50 euro di multa. Dall’inizio dell’anno sono stati stilati circa 360 verbali, un discreto introito.



    Carlo Senesi, assessore comunale al Ciclo dei rifiuti, spiega che “dove è stata istituita, la raccolta differenziata è obbligatoria. Non è solo una questione di buon senso e sensibilità ambientale. C’è scritto nel regolamento di polizia comunale”. L’ignoranza della legge non è certo una scusante, ma peccato che il regolamento di polizia comunale non sia un best seller sul comodino di tutti gli abitanti. Un po’ più di informazione preventiva sarebbe stata opportuna, soprattutto quando c’è ancora molta confusione su cosa, come e dove di debba differenziare. Continua Senesi: “Separare i rifiuti non costa nulla e aiuta tutti. Chi è messo nelle condizioni di farlo e non lo fa per partito preso è giusto che venga sanzionato. È un modo per educare”.
    Qui, caro assessore, non ci siamo proprio: l’educazione si fa innanzitutto con il coinvolgimento attivo della popolazione, attraverso un’informazione semplice, esauriente e accessibile; con attività promozionali e magari anche con incentivi economici per chi pratica comportamenti virtuosi, sia pur dovuti. Non con azioni repressive che creano malcontento e disaffezione, invece del sentirsi tutti naturalmente e orgogliosamente coautori del bene comune.
    Ai suddetti articoli seguono numerosi commenti ora sconcertati, ora ironici, ora irritati, ora sarcastici: a tutt’oggi 112 al primo, 47 al secondo. Non male – dopo il flop dell’assurda “rambla” di Via Venti Settembre bocciata da destra e da sinistra – per “il Comune amico dei cittadini” che vorrebbe farsi vanto della condivisione e della partecipazione dei genovesi alle proprie azioni.
    Il bel sito dell’Amiu http://www.amiu.genova.it/ fornisce chiare e dettagliate spiegazioni in merito, con la possibilità di scaricare dall’Area download un’esaustiva Guida pratica alla raccolta differenziata a Genova, non solo in Italiano, ma anche in Inglese, Francese, Spagnolo e persino in Arabo: http://www.amiu.genova.it/cms/php_docs/docs/multilingua_ita.pdf.
    Ma finora quanti sanno e possono navigare abitualmente in internet? Non sarebbe prioritario stamparla tale guida, nelle varie lingue, ad altissima tiratura per distribuirla ovunque?
    Da parte sua, il Comune ha avviato l’ambizioso progetto di un “Museo della Rumenta”. Idea tutt’altro che peregrina, su un tema di vitale importanza per qualsiasi collettività, sia sotto l’aspetto attuale del suo trattamento, sia per quanto riguarda la storia, come ben sanno gli archeologi che traggono la maggior parte delle informazioni proprio dai rifiuti depositati nei secoli:
    http://www.urbancenter.comune.genova.it/node/562.

    Aldo Padovano ha scritto un interessante libro http://www.lettureliguri.it/tag/rumenta e non si può tralasciare l’arguto divertissement di Giampiero Orselli, ricco di indicazioni utili: http://www.genova2004.it/incoscienza/dizionariorumenta.htm#necr.
    Del resto, nel tardo Ottocento già il poeta dialettale Nicolò Bacigalupo (1838-1904) aveva composto l’esilarante Ö canto da rumenta (Ode della spazzatura), rifatto in tempi più recenti dal genovesissimo Piero Parodi:

    Ne riportiamo il testo:

    A rûmenta (La spazzatura)
    (Piero Parodi, con Vito Elio Petrucci)

    Alè ghe semmò popoli all’era da rûmenta questo mä ch’u v’incanta gòdivela a l’è chi:

    Osci de seixe resche de pesciù, pezzi de lintime e de reganissu, sc-ciappe de ziardoe strunsci de cöu, forçinn-e strabiche balle de töu, tocchi de pippe mûggi d’armelle, trippe beï lasci intu çe intu pelle, buccõin dó preve merda de can, schitte de tõrtore crõste de pan.
    Strasse e retaggi crêste e ventraggi, gh’o osci de põllo papë cò bollu, stellette çimixi trei sexendë, strapunte sucide oëgë sbëlê, dentë bavuse stuppin da lûm-me, luinë cò lepego mûggi de ciumme, carte da zeûgo setti da lêugo, scàtoe de plastica e papë da cû.

    Alè ghe semmò popoli all’era da rûmenta in õnda senza scrupoli che tútto a voé inciasträ:

    Scaffi d‘armonica ma senza tasti, carte geografiche sciûscietti guasti, fêuggie de çellao çioule e scarolle, cäsette e maneghi de casserolle, çiotï savatte bocce da inguento, e reggipetti cõn e tette drentu, cõtton idrofilo ancõn bollóu galusci che navegan rognõn giasciou
    Tappi de natta scarpe cò a bratta, curtelli e mazzi de fiuri pazzi, cû de fenõggio sc-ciûmma da treoggiu, tappi da bõggio e finti panë, fêuggi de meliga brûtte de piscio, bëli pé l’antega de stocchefiscio, ciumme de oxelli bocciê sc-ciappè, miande cò a ruzena e bële sûssê.

    Alè ghe semmò popoli all’era da rûmenta beato chi ghe navega meschin chi ghe neghiâ:

    Teia metallica çerci da testo, e fiammangille brûtte de pesto, tòcchi de lettera scritte ai galanti, pornoriviste vitte de santi, scàtoe de pilloe vëgie siringhe, clisteri lûridi perette e stringhe, magnë de dischi a pezze da inciastro, e zampe d’anitra e de bibbin.
    Gaggie da grilli ratti e mandilli, scàtoe e sardenn-e stecche e balenn-e, põnti cõi denti pëteni senza, fiõri in semenza ghiaia e ronfò, çiotï pei calli scösê e braghette, sgûsci d’anguria fî de trenette, piroconofoni ventóse ûsè, oxelli esotici e gõnduin sc-ciûppe.

    Alè ghe semmò popoli all’era da rûmenta se a crescie ancûn salvatevi a l’è zà in scià Nunziä.

    Qui ce ne sarebbe eccome da differenziare, per non correre il rischio di prender multe salate…
    Ma per favore, Civici Amministratori, non mettete il carro davanti ai buoi: prima informate (per davvero, in modo esaustivo e capillare, raggiungendo tutti gli utenti con stampati porta a porta e anche con messaggi radiotelevisivi, oltre che con interventi a tappeto nelle scuole di ogni ordine e grado, sensibilizzando gli studenti e di conseguenza le loro famiglie e gli altri adulti di riferimento) e solo dopo, se necessario, si comminino le giuste sanzioni ai trasgressori.
    (Ferdinando Bonora)

  • OLI 300: PAROLE DEGLI OCCHI – Italia sodale e solidale


    

    Foto di Giorgio Bergami ©

    
     Due eventi diversi, con un unico denominatore comune: lo sciopero indetto dalla Cgil venerdì 6 maggio e, due giorni dopo, il drammatico sbarco di profughi a Lampedusa, aiutati dalle forze dell’ordine e dagli abitanti che non hanno esitato a buttarsi tra le onde per portare soccorso. In entrambi i casi, il sentirsi un corpo unico, lo sfidare chi vorrebbe altrimenti, il lottare generosamente insieme per un mondo migliore.

     
  • OLI 299: EVENTI – Will & Kate, papa beato e mondo senza Dio

    Nei giorni scorsi si sono prodotti gli show planetari del royal wedding di William Windsor con Kate Middleton e della beatificazione di Karol Woitiła, eccellentemente orchestrati tra folle in delirio e sventolii di bandiere. Tanto di cappello per le spettacolari scenografie, i costumi, le coreografie e gli accompagnamenti musicali frutto di saperi accumulati in secoli di esperienza.

    Ottimi pretesti per tentare un rilancio, con eventi di grande impatto emotivo, di due istituzioni – la monarchia britannica e la chiesa cattolica romana – che negli ultimi tempi non pare godano di ottima salute presso l’opinione pubblica mondiale e in particolare delle rispettive nazioni, nonostante – per quanto riguarda il nostro paese – le continue e ostentate genuflessioni delle autorità civili ai poteri religiosi.
    Nello spettacolo papale, la perla è stata l’entrata in scena – dopo il lento sollevarsi del sipario che ha scoperto l’effigie del nuovo beato – di due suore recanti il reliquiario del suo sangue: una provetta di un prelievo ematico effettuato a suo tempo al malato pontefice, previdentemente messa da parte e ora incastonata in una preziosa montatura esposta alla feticistica venerazione dei fedeli.
    A fronte di tanta commozione e devozione, c’è un’Italia miscredente e laicista che sta per tenere a Genova “In un mondo senza Dio” (“In a Godless World”), convegno internazionale sulle concezioni etiche non confessionali, che si terrà a Palazzo Ducale e al Politeama Genovese dal 6 all’8 maggio 2011.
    Un’importante opportunità di conoscenza e riflessione sulla possibilità – e il dovere – di condurre la propria vita elaborando la propria morale in modo autonomamente responsabile, a prescindere da quanto preconfezionato e imposto da altri presumendo che esista una divinità di cui si debbano esaudire i voleri.
    L’iniziativa è stata organizzata – nell’ambito della Federazione Umanista Europea – dall’Uaar, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, che “ha scelto la città di Genova per lo spirito laico che l’ha sempre caratterizzata e per la benevola accoglienza che l’amministrazione pubblica ha sempre dimostrato nei confronti delle sue iniziative”.
    Conferenze, dibattiti, tavole rotonde e seminari vedranno impegnate personalità del calibro di Giulio Giorello, Telmo Pievani, Paolo Flores d’Arcais, Margherita Hack, Nicola Piovani e molti altri.
    Un’occasione da non perdere.

    Il volantino-programma:

    Il programma dettagliato:
    Il sito dell’Uaar, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti:
    Il sito della Federazione Umanista Europea:
    I momenti salienti della cerimonia di beatificazione (15’02’’):

    La videocronaca completa del matrimonio reale (1h42’18’’):


    (Ferdinando Bonora)

  • OLI 299: POESIA – Fiori diVersi

    Nel loggiato minore di Palazzo Ducale, a Genova, è in corso fino al 5 maggio la mostra d’arte contemporanea I fiori dell’immaginazione, a cura di Art Commission.

    In un’atmosfera fantasiosa e vivace una collettiva di opere, diverse per stile e linguaggio, si affianca ad eventi culturali sul tema del fiore, motivo ispiratore di creazioni originali, occasione di invenzione e sfida immaginativa, in un dialogo a distanza con Euroflora 2011.
    Lunedì scorso s’è tenuto Fiori diVersi, un incontro con vari poeti e artisti, tra cui i nostri Enzo Costa e Aglaja, di cui proponiamo un brano, con un link agli altri loro componimenti.

    Per godersi tutto il resto di Enzo Costa e Aglaja: