risaliva stanco la corrente del tempo impregnato delle tensioni spicciole dei piccoli mortali sistemati. non più nessuno con cui accomodarsi la sera davanti al crepitar di lente parole, dei grandi racconti del cielo stellato; non più un riparo, dove i profondi respiri stabilissero sacre alleanze – di guerra. volevano gli oboli, quei poveri squali, o si pintavano gli occhi di falsa pietà.
inevitabile scrollarsi via la polvere dell'attualità e rintracciare tra pietre nascoste palesi e ignorate dagli occhi di tutti – il lapislazzulo! o la coscienza di sé
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Una risposta a “OLI 301: PAROLE DEGLI OCCHI – Chi cerca trova”
risaliva stanco la corrente del tempo
impregnato delle tensioni spicciole
dei piccoli mortali sistemati.
non più nessuno con cui accomodarsi la sera
davanti al crepitar di lente parole,
dei grandi racconti del cielo stellato;
non più un riparo, dove i profondi respiri
stabilissero sacre alleanze – di guerra.
volevano gli oboli, quei poveri squali,
o si pintavano gli occhi di falsa pietà.
inevitabile scrollarsi via
la polvere dell'attualità
e rintracciare tra pietre nascoste
palesi e ignorate dagli occhi di tutti
– il lapislazzulo!
o la coscienza di sé