Categoria: 080

  • Lettere – Da un magistrato militante al ministro-ingegnere

    Il ministro Castelli blocca la rogatoria richiesta dal PM Armando Spataro per interrogare negli Usa i 22 agenti della Cia accusati del rapimento a Milano di un imam perché Spataro sarebbe “un magistrato militante” (22 novembre).
    Signor Ministro, lo confesso, ho militato. Ma non sono pentito, anzi; ero a Piazza San Giovanni contro la Cirami, ai Forum sociali europei di Firenze e di Parigi, alle manifestazioni per la pace e al Circo massimo con la CGIL per difendere l’art. 18. Ho persino votato alle primarie dell’Unione. E qualche volta, si immagini, mi sono trovato addirittura in compagnia di Spataro.

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  • Informazione – L’indice di gradimento di giornali e Tg

    Un amico giornalista vorrebbe che noi fossimo di più “osservatorio locale” sui media lasciando perdere le notizie (e i relativi commenti) che un lettore può facilmente trovare sulla stampa corrente. Ha ragione; mille volte ragione. Ma vorremmo che riconoscesse le difficoltà che incontriamo di fronte alla massa di notizie-non notizie, le notizie incomprensibili con cui giornalmente facciamo i conti. Forse dovremmo trasformare il nostro osservatorio in un elenco di domande rivolto ai lettori e ai giornalisti.

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  • Fondazione Carige – Minestrine-tuttobene invece di notizie

    Notizia comparsa su Repubblica-Lavoro del 16 novembre scorso. A centro pagina e incorniciata (come dire: sono qui perché sono importante) “la Fondazione Carige: con Comune e Provincia firmato il protocollo della pace”. Il lettore sa che la Fondazione ha il compito di ridistribuire nella regione i profitti della Cassa di risparmio; molte decine di milioni di euro. Da spendere nella cultura e nel sociale. Quanto siano importanti è facile immaginare visti gli attuali chiari di luna della spesa pubblica. Il lettore pensa: certo la pace è una buona cosa ma che guerra c’era?

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  • Legge-truffa – Come prendere più voti e perdere le elezioni

    Le notizie circolate finora sulla legge elettorale che la destra ci sta preparando hanno destato preoccupazione, ma forse non abbastanza. Se non ci siamo resi conto in pieno della portata davvero devastante di quest’ultimo raggiro, può dipendere dalla sordina dei mezzi di informazione o dalla distrazione generale; fatto sta che sembra giunto il momento di prestare maggiore attenzione. Tanto per cominciare -come ha ricordato qualche sera fa in Albaro Stefano Zara, primo deputato di centrosinistra eletto in quel quartiere un tempo conservatore- va tenuto presente che dal 1948 tutte le leggi elettorali della storia repubblicana sono state approvate all’unanimità, come dire sulle regole del gioco democratico non si bara.

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  • Mafie immobiliari – Liguria a due passi da Partinico

    E’ andata avanti a lungo, decenni, la querelle se anche la Liguria fosse terra di mafia o meno. Da principio nella rituale relazione di apertura dell’anno giudiziario, il Pg lo negava recisamente; poi, l’imbarazzante presenza è stata ammessa. E ciò anche in seguito al caso Teardo, il presidente della Regione che usava manovali delle cosche per attentati dinamitardi, al fine di imporre tangenti su appalti, costruzioni e forniture. Dopo di allora, eravamo nei primi anni ’80, non se ne è più parlato; ma a ricordarci che il fenomeno, per quanto silente, continua a essere attivo, ecco la precise quanto gravi denunce di due professionisti, gli architetti Gerolamo Valle (della famiglia che costruì il Carlo Felice) e Daniele Bianchi, che a una voce rivelano: Ci minacciano, vogliono terrorizzarci, se un giorno dicono che uno di noi ha avuto un incidente o si è suicidato, non credeteci.

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  • Chimica e affari – La trasparenza? Costa troppo

    REACH sta per Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals, e se provate a digitare “REACH / chemicals” su Google verrete sommersi da 10.700.000 collegamenti a siti che ne parlano. Se invece andate a vedere una rassegna stampa degli ultimi due mesi troverete sei articoli sul Sole 24 Ore, e un solo trafiletto di 11 righe su Repubblica. Strana questa disparità. L’euro parlamentare DS Guido Sacconi, relatore del provvedimento, ha parlato di una “dura campagna di disinformazione che ha portato ad incredibili forme di pressione”.

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  • Informazione – Le armi al fosforo vietate in TV

    Vengono addosso i corpi dell’assedio americano a Falluja del novembre 2004. Con loro i dettagli di una storia che la televisione italiana non vuole raccontare. E’ grazie ad un’inchiesta di Diario uscita in giugno, di cui in pochi si erano accorti, che quelle immagini sono consegnate a una memoria collettiva ormai assuefatta ad una sfilata della morte sempre più sofisticata. Pois bianchi su sfondo rosso: è il tessuto intatto del vestito di una donna il cui volto si è ritirato, contorto, rinchiuso in sé. Siamo alle famigerate armi al fosforo, quelle che agiscono sulle molecole contenenti acqua, lasciando intatto il resto.

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  • Humpty Dumpty – Universita’–precariato destino segnato?

    L’inaugurazione di Humpty Dumpty, spazio universitario autogestito in via delle Fontane, inizia alle 9.30 circa del 23 Novembre. La mattinata è gelida, ma entrando nell’HD non si ha freddo, sarà la musica reggae, la gente oppure il calore dell’ambiente.

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  • Un libro sull’Acna – La fabbrica dei veleni non interessa piu’

    “Cent’anni di veleno. Il caso Acna, l’ultima guerra civile italiana” (Stampa alternativa, 10 euro) di Alessandro Hellmann è un piccolo libro (125 pagine, formato tascabile) che racconta con parole semplici una storia che comincia con l’insediamento di una fabbrica di esplosivi a Cengio nel 1882. “I contadini la osservano crescere dalle cascine e dai cortili delle loro case di pietra e fango. Indicano col dito. E’ un miracolo. Nessuno ha mai visto una fabbrica così grande”. La fabbrica, negli anni, produrrà anche coloranti, vernici, prodotti chimici (acido solforico, nitrico, fenolo). “L’azienda pensa a tutto: dal regalo di Natale ai dipendenti fino al dopolavoro, all’asilo e ai campi sportivi”.

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