Suppliche – Le campane dei vescovi e quelle di Nervi

Ezio Mauro, direttore di Repubblica mercoledì 7 febbraio dedica un editoriale alla Chiesa e al suo percorso politico degli ultimi anni. Una domanda fa da incipit al testo: “è ancora consentito nell’Italia del 2007, credere in Dio e votare a sinistra?”, facendo riferimento al “suono delle campane dei vescovi”.


Qui, adesso, vale la pena di accennare alle campane. Se non altro perché nella rete, talvolta, si pescano messaggi che danno il senso di ciò che accade. Sono microstorie. Scivolano nei nostri PC o nella posta dei giornali e spesso esistono solo nell’istante della pubblicazione per tornare mestamente a chi le ha scritte.
La lettera di cui riportiamo il testo è stata spedita da un malato di carcinoma a un prete della parrocchia della chiesa di San Siro di Nervi il 30 ottobre. E parla – appunto – di campane. E non ha mai avuto risposta. Si tratta di una supplica:
“Mi sono trasferito da Pavia nel luglio scorso, per motivi di salute, così da poter essere più vicino al Centro Trapianti del S. Martino, dove sono in cura. Mi sono infatti sottoposto a trapianto di fegato, a seguito di un carcinoma. Nonostante l’intervento la malattia ha ripreso ad avanzare. L’opzione abitativa per questa contrada è dovuta principalmente al confortevole silenzio della zona: le mie condizioni di salute mi costringono a un’alternanza veglia-sonno nelle 24 ore frequente e tribolata. Il suono delle campane che proviene dalla Chiesa di S. Siro a Lei affidata mi procura un’ulteriore peso da sostenere. Vengo a chiederLe se è attuabile una riduzione dei rintocchi, magari soprassedendo alla cadenza dei 30 minuti, e una attenuazione delle emissioni sonore soprattutto nei giorni festivi, quando si dilatano lungo l’intero corso della giornata. Le chiedo inoltre, se praticabile, la soppressione della duplice diffusione quotidiana della “Ora ch’è pia”, almeno il tempo di tornare tra le braccia del Signore nella quiete possibile. Nell’ambito della discrezionalità consentita, mi appello alla Sua sensibilità per vedere se può in qualche modo portarmi sollievo. Molto cordialmente”
Sono già trascorsi tre mesi. Sul sito (http://nochiesa.blogspot.com) sono indicati mittente e destinatario.
(Giulia Parodi)