Ecco la vera ragione per cui Novi è inviso

Cara OLI, l’articolo di m. c. su Novi parla davvero chiaro, e meglio di così sarebbe difficile sintetizzare un quadro che è la metafora concreta dell’Italia. L’elemento comune a tutti gli attori (imprenditori, speculatori, partiti, istituzioni – occupate dai partiti -) è il perseguimento del proprio “particulare”, in un continuo gioco di scambi (tu / mi dai / la cosa più bella che hai, // io / ti do / la cosa più bella che ho) in cui l’interesse pubblico (e chi lo difende) soccombe sistematicamente. C’è solo un’osservazione che vorrei fare: Novi non è incompatibile con la politica perché parla chiaro, ma perché agisce. Questo non è un dettaglio. A mio avviso è una questione fondamentale. Spesso proprio le persone più interessate alla politica sono molto colpiti da quello che dice il tale o il tal altro, e molto meno impressionati dai fatti. Ma la parola ci è stata data per mentire, non occorrono Freud o Eco per conoscere questa semplice verità, ancora più vera per chi occupa posizioni di potere. Bisognerebbe spegnere l’audio, e pensare in primo luogo a quello che si vede, a ciò che è reale. OLI si distingue positivamente proprio perché fa questo, e aiuta tutti i suoi lettori a farlo. In particolare m. c. è sempre una fonte preziosa di informazioni e di ragionamenti sottili, ma sempre basati sui fatti.
Perciò sono rimasto particolarmente colpito da questo aspetto, enfatizzato dal titolo, di un articolo altrimenti apprezzabilissimo (secondo me, s’intende).
(Pino Cosentino)