Cara OLI, chi non ha mai dimenticato la patente? Chi non ha mai rischiato di imboccare una strada in senso vietato? Colpa della segnaletica non sempre chiarissima, dello stress crescente o forse di una capacità di attenzione non più rapida e infallibile come un tempo. Ragion per cui mi sento vicino a Claudio Burlando. Semmai, trovo imbarazzante che gli sia parsa una buona idea estrarre il tesserino da ex deputato: come poteva sfuggirgli l’ambiguità dell’esibizione di uno status, gesto datato che ricorda fin troppo scene del Sorpasso con Gassman o del Vigile con Sordi? Non trovate incredibile e preoccupante che l’esibizione di uno status funzioni ancora?
Il seguito della vicenda lo ha confermato: gli agenti della Stradale hanno evitato provvedimenti immediati e si sono limitati a un semplice verbale informativo, lasciando prudentemente ai superiori “eventuali ulteriori deduzioni”.
Burlando, con l’aria di gogna mediatica che tira ha fiutato il mare di guai dove stava finendo e ha chiesto al questore di essere trattato come un cittadino qualunque.
Troppo facile, ha gridato l’opposizione, lanciata con Plinio e Biasotti in testa a pretendere le sue dimissioni per manifesta insensibilità pubblica. Loro sì che se ne intendono.
(Lettera firmata)