Scuola – Libertà religiosa non per tutti

Un piccolo episodio indicativo dell’attacco in atto alla laicità dell’insegnamento. Il 10 marzo è stata diffusa nell’Istituto secondario superiore statale Firpo-Buonarroti una circolare con la quale si comunicava che nell’auditorium dello stesso Istituto si sarebbe celebrata la messa pasquale il 12 marzo per gli alunni dell'”indirizzo geometri” e il 13 per quelli dell'”indirizzo turistico”. Entrambi le messe sarebbero state tenute alle 8.10 del mattino e quindi in orario scolastico. Vi si diceva anche che tanto era stato deliberato dall’organo scolastico il 12 febbraio. La comunicazione veniva data però solo due giorni prima della messa, così precludendosi qualsiasi possibilità di ricorso a chi avesse ritenuto illegittima la delibera del 12 febbraio.


La delibera che contrasta con le leggi che vietano che le pratiche religiose abbiano luogo nella scuola in occasione dell’insegnamento di altre materie. La chiesa valdese ha inviato una lettera di protesta al dirigente scolastico del Firpo-Buonarroti e anche l’Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) ha mandato un atto di diffida.
Ciliegina sulla torta: nella circolare si legge che la partecipazione alla messa (con esonero dalle lezioni, che sarebbero state tenute soltanto per gli alunni che non avessero inteso presenziare alla messa) veniva offerta “nell’ambito dell’educazione alla libertà religiosa”. Quale libertà se in una scuola pubblica gli unici che possono valersi dell’esonero dalle lezioni per celebrare un culto sono gli alunni cattolici?
(Anna Ivaldi)