Internet – Le nuove frontiere del giornalismo

Dopo la rapidità dell’informazione trasmessa prima con la televisione e poi ancor di più tramite il web i mezzi di comunicazione stanno affrontando un altro storico avvenimento: il lettore del web-giornale che, attraverso i forum dei giornali, i blog collegati alle principali testate e i commenti alle notizie interagisce e risponde all’autore e alla redazione. Sul sito del Secolo XIX i commenti dei lettori sono in calce alle notizie, leggibili senza nemmeno dover cliccare sull’apposita finestra, presentati quasi con la stessa importanza dell’informazione contenuta nell’articolo. E’ una sorta di ciarliero salotto telematico dove l’interesse del lettore premia l’articolo più significativo grazie ad un mero conteggio dei commenti. E così gli interessanti spazi di Maggiani, le ‘Ventirighe’ di Giuliano Galletta, la finestra politica di Giovanni Mari o l’angolo tutto femminile di Silvia Neonato e altri blog sono seguiti da qualche aficionado e premi ati da pochi commenti, mentre il grande pubblico affolla gli articoli di cronaca e i fattacci genovesi.


Chiacchiere da bar, probabilmente quelle che si sentono quotidianamente dalla sora Maria mentre fa la spesa sotto casa, pronta a commentare, all’indomani del tragico incidente familiare in cui un ragazzino perde la vita giocando con la pistola del padre, la presunta incapacità dei genitori che avrebbero lasciato solo un dodicenne, il torto della madre nel pulire il sangue del figlio, l’incapacità del padre a contare i proiettili dell’arma, e a fare congetture ed evidenziare responsabilità. C’è anche chi si lamenta con i giornalisti, rei di aver lasciato intendere un giallo dietro alla tragedia, e chiede censura. Ma questa volta non è il giornalista a dare risalto al macabro, al truculento, ma il lettore stesso che svela i suoi interessi ed i suoi pensieri, sentendosi in diritto di esprimere le proprie sentenze di pari valore a quelle dell’autore. E lo fa su uno spazio aperto a tutti, rivolto al pubblico ben più grande del baretto sotto casa, guadagnato dalla testata e dall’autore del pezzo. Ma senza mostrare la faccia, attraverso l’anonimato di internet, privo delle responsabilità che almeno il giornalista accetta firmando l’articolo.
(Maria Cecilia Averame)