Migranti – Donne imraguen

Mi torna in mente quella figura di donna, incrociata a Slow Fish, dove lei sedeva immobile in un piccolo stand disadorno, nel frastuono di voci e persone alla ricerca di golosità. L’aria tranquilla, composta, fissava tutti e nessuno, avvolta nel suo vestito a piccole foglie gialle e verdi, gli occhi bruni, la donna Imraguen, le mani ferme sul banco, vicine ai dèpliant che pubblicizzavano la bottarga di muggine. Una prelibatezza che le donne di quel popolo nella lontana Mauritania producono da tempo immemore, tramandandosi la tecnica da madre in figlia.


Slow Food le ha scoperte, le ha aiutate con i pescatori di Orbetello a migliorare la qualità e la quantità della loro produzione, la regione Piemonte ha approvato un progetto per attrezzare un laboratorio, per rafforzare la filiera, per far sì che il prodotto venga acquistato non più a prezzo irrisorio e commercializzato soltanto da intermediari.
(Bianca Vergati)