Anziani – Alzare le coperte per vedere cosa c’è sotto
I costi della assistenza sanitaria agli anziani nelle strutture convenzionate sono a carico dei cittadini (bilancio Regione). Il tetto di spesa fissato per il 2008 in Liguria è stato, per l’esattezza, di 79,9 milioni di euro:il 2,5 % dei 3.140.650.000 del bilancio regionale destinati alla sanità (il 72 % del bilancio generale). Tanto o poco? E specialmente: qual è la qualità del servizio ricevuto dagli anziani che ne fruiscono?
Michela Costa risponde: “da un po’ di tempo in qua, se salta fuori qualcosa è per via di un intervento dei NAS: gli unici che, a seguito di qualche segnalazione, ci vanno a controllare. Fino a qualche anno fa c’era invece un servizio di controllo molto efficiente da parte della Asl3, lo dirigeva Marina Petrini. Aveva adottato, tra gli altri, un indicatore infallibile: l’insorgenza delle paghe da decubito. Se un ricoverato è trattato come si deve, le piaghe non si presentano e, se ci sono (spesso dopo un ricovero ospedaliero), si fanno recedere”.
Marina Petrini conferma. La legge regionale 20/99 (www.regione.liguria.it/leggi/docs/19990020.htm) prescrive, oltre ai controlli all’atto della autorizzazione di una struttura, una vigilanza annuale, nulla a che fare però con un vero controllo dello stato dei ricoverati (“alzare le coperte e vedere cosa c’è sotto”). Agli inizi degli anni Novanta era stato creato un sistema di controllo, la “Unità di valutazione geriatrica”, che prevedeva il controllo delle strutture da parte dei geriatri di zona. Ogni tre mesi in tutte le strutture e mensilmente nelle cosiddette residenze sanitarie di “prima fascia” (pazienti “post acuti” dimessi da un ospedale). Per le strutture che dimostravano un buon livello di qualità della assistenza c’era un premio. Principale criterio di attribuzione la mancata insorgenza di lesioni da decubito.
Non solo premi: anche provvedimenti di sospensione temporanea dell’accreditamento per le strutture scoperte in fallo. “Il solo fatto che esistesse questo controllo – spiega Petrini – bastava a metterle in riga: ci pensavano bene prima di perdere, anche solo temporaneamente, la convenzione”.
Intorno al 2003 (giunta Biasotti) il controllo è scomparso per non più ricomparire (giunta Burlando): una sparizione bipartisan frutto – apparentemente – di distrazione o della logica delle economie interne. Ma è una risposta che non convince: l’assistenza agli anziani è un business – ancora più succoso in una regione dove di anziani ce n’è tantissimi – e l’azienda privata ha fatto presto a scoprirlo. Il fatto che salta agli occhi è che “guardare sotto le coperte” è passato di moda proprio da quando il “privato” prende sempre più spazio sul campo dell’offerta.
(Paola Pierantoni)