Lettere – Tassista de-genere

Qualche giorno fa sono andato in trasferta. Visto che il Volabus di AMT Genova-Aeroporto effettua una corsa all’ora (http://www.amt.genova.it/orari/Orario4.asp?Linea=VLB&Gg=29&Mm=3&Aa=2010&giorno=1&codserv=I0110), per evitare di mettersi in moto circa due ore prima della partenza dell’aereo, si è praticamente costretti ad utilizzare un taxi.


Il taxi arriva: prima sorpresa: l’autista indossa la cintura di sicurezza!
Ci mettiamo in moto, e appena arriviamo in Via Gramsci, la strada è libera (siamo alle prime ore del mattino), ecco la seconda sorpresa: la velocità di crociera è NORMALE! Non i soliti 80/90 kilometri orari a cui siamo abituati anche in ore di punta (magari insultando chi si ostina a tenere i canonici 40/50 orari). A questo punto terza sorpresa: mi chiede se voglio fare l’autostrada per fare prima! In genere imboccano l’autostrada senza chiedere nulla, ignorando che ciò comporta una maggiorazione che il cliente può anche non desiderare. Che dire? Arrivo all’aeroporto facendo anche due chiacchiere e scendo rilassato. Ogni tanto, evidentemente, capita di trovare un tassista normale.
Ah, dimenticavo: il tassista era una donna.
(Ivo Ruello)