Categoria: 256

  • Versante Ligure



    FEDERALISMO “MORALE”


    Progresso oppur deriva,
    dà sensazioni hard
    poi il compromesso arriva,
    fra il nuovo e l’amarcord:
    la pillola abortiva
    ricetta avrà in lumbard.





  • Migranti – Morire per un tesserino scaduto

    Il presidente della più grande potenza mondiale Barak Obama ha dedicato la grande parte dei suoi sforzi durante il primo anno della sua amministrazione alla riforma sanitaria. La sua preoccupazione era garantire il diritto alla cura ed alla salute anche alla parte più povera dei cittadini americani. Gli Stati Uniti, per quanto riguarda il diritto alla salute, diventano più europei, più italiani. Eppure sembra che la causa della morte di Rachel, una bimba di 13 mesi, avvenuta il mese scorso a Cernusco sul Naviglio (Milano) sia proprio la scadenza della carta sanitaria del padre nigeriano e le cure rifiutate alla piccola. Una grande tragedia ed una grande sconfitta di ogni cittadino e di ogni responsabile nel campo della burocrazia sanitaria.

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  • Comunicazione – Il ghetto della parola


    Bulimi-anoressico, bi-omo-transessuale, extra-comunitario nelle sue innumerevoli declinazioni. Parole digrignate, gettate fuori dalle bocca di tutta fretta, non scusate, ostentate dal piccolo schermo dinnanzi alla scrivania con la scaletta in mano. Parole pensate, misurate, collocate responsabilmente in un contesto. Parole scritte in grassetto, corsivo, stampatello. Parole su fogli ciclostilati in proprio, pagine di giornale, parenti del piombo, dal formato maneggevole. Parole cliccabili, linkabili, inviabili alla tua email a partire dalla homepage di un sito.

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  • Dopo-elezioni – Che fine hanno fatto i Verdi?

    Mentre alle amministrative francesi accanto alla grande astensione Europe écologie arriva ad essere il terzo partito, in Italia i Verdi, già scomparsi in Parlamento , ma ancora presenti nelle giunte regionali, con le recenti elezioni sono spariti. Cavalcando noTav, Rifiuti zero, Acqua pubblica in un moto di protesta generale i Grillini hanno incassato l’1,7% dei consensi nazionali, pur presenti in sole cinque Regioni: il loro 4,08% ha determinato la sconfitta della sinistra in Piemonte, fuoco amico a parte, anche se in questi giorni litigano per entrare nelle giunte come fa tutta la casta.

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  • Servizi pubblici – Ora illegale

    Una delle cose che lascia trasparire la distanza percorsa da un computer che arriva dalla Cina, è che alla sua prima accensione ti trovi di fronte l’ora del paese di partenza. Fino a che i sistemi operativi non si sono evoluti potendo approfittare della connessione a internet per reimpostare l’ora in modo autonomo, il compito era delegato al tecnico. E allora cosa c’era di più comodo che rinunciare a cercare il cellulare fino chissà dove e guardare fuori dalla finestra l’orologio pubblico, una delle poche cose antiche ancora funzionanti del nostro Comune, l’orgoglio delle visite al centro storico per amici e turisti.

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  • Scuola – La Don Milani ricorda Carlo Mereta

    A un anno dalla scomparsa la scuola media Don Milani di Genova lo ha ricordato.
    E’ successo lunedì 12 aprile, nell’atrio dell’istituto che, terminate le lezioni pomeridiane, era pieno di adulti e ragazzi. Chi con un frammento, chi con un percorso, chi con una vita condivisa con Carlo Mereta, professore di lettere.
    E se spesso capita, durante le rievocazioni, di essere colti da quel senso di vuota banalità che le può imprigionare, in questo caso, in quell’atrio, si poteva sentire l’autentico affetto che ognuno provava per lui.

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  • Teatro – Agnese dolce agnese

    Si muove lentamente Agnese. Bloccata dagli anni e dalla casa vicina al bosco, nella quale vive lontana dalla gente. Si muove costretta in una bolla di ricordi fissati nel tempo, dolorosamente nitidi negli anni. Per nulla sfuocati. Agnese arriva in scena accompagnata dalle cose che abitano il suo quotidiano: la terra da curare, il bucato da stendere, un tavolo dove mangiare. E una solitudine che difende la sua vecchiaia ma le piega l’anima. Le luci di scena si spengono e si accendono su di lei portando lo spettatore in un’esistenza dove ogni giorno è uguale all’altro. Agnese è una donna di campagna. Della sua solitudine si parla in paese, di questo suo stare ostinatamente segregata in casa, ed è proprio in paese che viene segnalata ad un giovane di città in cerca di occupazione. Forse sì, lì c’è bisogno di braccia giovani, abili al lavoro. Il ragazzo in quella casa viene ruvidamente accolto: un materasso in cucina e la legna da spaccare. Il giovane è gentile. Lavora molto. La sua pazienza si svela in un sorriso aperto. Ma di tagliare l’erba grama lui non vuol sapere e nemmeno di mangiare cibo proveniente dall’uccisione di altri esseri viventi. Lui non può potare gli alberi. E quando lei lo invita a cenare il piatto pieno rimane intatto, allontanato con un gesto.

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  • Parole degli occhi – Prospettive

    a cura di Giorgio Bergami
    Prospettive



    © foto: Giorgio Bergami


  • Lettere – La voce di una donna sulla Ru486

    Oltre il rumore della politica, la voce di una donna. Mi imbatto in questo articolo di IGN (adnkronos) che porta alla superficie alcune verità sulla Ru486, che scompaiono dietro ai muri delle ideologie e delle convenienze: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Aborto-la-testimonianza-Con-la-Ru486-nessuno-sconto-sulla-sofferenza_225582559.html
    (Stefano De Pietro)

  • Lettere – Tassista de-genere

    Qualche giorno fa sono andato in trasferta. Visto che il Volabus di AMT Genova-Aeroporto effettua una corsa all’ora (http://www.amt.genova.it/orari/Orario4.asp?Linea=VLB&Gg=29&Mm=3&Aa=2010&giorno=1&codserv=I0110), per evitare di mettersi in moto circa due ore prima della partenza dell’aereo, si è praticamente costretti ad utilizzare un taxi.

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