Finlandia. “B.” Gli Italiani se lo meritano

In una rivista di studi italo-finlandesi, Settentrione, edita a cura della Società finlandese di lingua e cultura italiana, è stato pubblicato un articolo di Hanna Tarna che mette in evidenza come l’Italia berlusconiana sia stata presentata da due importanti giornali finlandesi: l’Helsingin Sanomat (il più importante di tutta la Finlandia) e il Turun Sanomat.


Penso che meriti di essere segnalata la sostanza di questa rassegna che mette in evidenza come anche in una realtà così lontana ed estranea alla situazione politica italiana, ma che proprio per questo si può considerare più obiettiva perché più disinteressata (sarebbe difficile liquidare i giudizi e le informazioni che vengono presentati da questi giornali come frutto di complotti e di propaganda, come vengono solitamente respinte tutte le critiche mosse dalla “stampa comunista” al nostro premier) le scelte politiche e i comportamenti di Berlusconi sollevino preoccupazione e producano pesanti critiche.
Gli elementi che vengono messi più frequentemente in evidenza sono che la sua attività di politico e di imprenditore sono poste sullo stesso piano utilizzando come pretesto lo strumento legislativo di cui Berlusconi si servirebbe per difendere le sue proprietà; che il suo possesso e controllo dei media rappresentano un vero e proprio pericolo per la libertà di opinione e per la democrazia; che sono emersi sospetti “di contatti con la mafia, di tangenti” (vedi articolo del 12 maggio 2001 del Turun Sanomat); che le sue posizioni in politica estera sono irresponsabili ed in particolare le critiche sue e dei suoi alleati all’Unione Europea.
“Quando si guarda il telegiornale – scrive sempre l’Helsingin Sanomat il 10 maggio 2001 – è facile credere che l’uomo che riempie lo schermo si è comparato con Napoleone, Giulio Cesare e Gesù” per sottolineare poi, in data 4 agosto 2002, che “questi tratti di repubblica delle banane [il possesso dei media, la legge Cirami, ecc.] in uno dei più grandi paesi membri dell’Unione Europea sono ancora più sgradevoli, perché sono un risultato di un processo impeccabilmente democratico”, dato che “i cittadini sapevano benissimo a chi hanno dato potere votando la lista di Forza Italia e Berlusconi” e di conseguenza “hanno proprio quel primo ministro e la maggioranza del parlamento che hanno meritato”.
(Francesco Surdich)