Luzzatto-Mauri. Regione latitante sul futuro dell’IST
Tutto è bene quel che finisce bene… Così recita un vecchio adagio, che forse sarà valido per il professor Lucio Luzzatto se arriverà a conclusione l’offerta giuntagli dall’assessore della sanità della Toscana per assumere la direzione scientifica dell’istituto tumori di quella regione. Non altrettanto può dirsi, per ora, a proposito dell’Istituto Tumori di Genova.
Il dottor Mauri, dopo aver licenziato Luzzatto sentenzia (La Repubblica, 2 Giugno) “Voglio capire cosa significa la direzione di un istituto virtuale, mentre in Liguria avrebbe potuto trovare una collocazione migliore”. Purtroppo i liguri, molti lavoratori Ist e la comunità scientifica, ritengono che “virtuale” stia diventando l’Istituto Tumori di Genova, con la fattiva collaborazione di questo commissario altruista ed il colpevole silenzio delle competenti istituzioni regionali. A questo proposito si è ancora in attesa di una risposta alle interpellanze, avanzate nelle sedi competenti, relativamente al conflitto di interessi del dottor Mauri: a meno che non sia un suo omonimo l’esperto che collabora con organizzazioni sanitarie lombarde apertamente in concorrenza con l’istituto genovese.
Anche l’assessore Levaggi ha voluto commentare (Secolo 2 giugno) l’offerta giunta a Luzzatto: “E’ una soluzione politica… sarebbe stato uno smacco se fosse andato a Milano”. E’ vero perché il laboratorio in allestimento sembra sia destinato al ministro Sirchia, quando e se ci sarà il rimpasto governativo. Inoltre a Milano pare che già operi intensamente il commissario dell’Ist e, quindi, si proporrebbero nuovamente quei problemi di rapporti indicati dal dottor Levaggi, poche settimane fa, la causa del divorzio Mauri – Luzzatto.
Al convegno sul futuro dell’Ist, svoltosi martedì 1 giugno, la stampa ha sottolineato la partecipazione del sindaco e dei rappresentanti politici di tutti i partiti, nonostante le forti pressioni a disertare l’incontro. Brillavano invece per la loro assenza i vertici ed i capi dipartimento dell’Ist stesso, nonché l’assessore alla sanità e il presidente Biasotti. Assenze e silenzi che la dicono lunga circa l’impegno di questi signori in difesa dell’istituto che porta avanti nella nostra città ricerca, prevenzione e cura dei tumori.