Scarichi/1 – I Seminari non assolvono i depuratori di Genova

Una stagione balneare rovinata. L’8 giugno l’Agenzia ligure per l’ambiente (Arpal) “promuove le spiagge genovesi. Mar Ligure più pulito” (titolo Corriere Mercantile). Domenica 17 luglio, invece, centinaia di bagnanti intossicati vengono ricoverati all’ospedale. Subito una notizia forse rassicurante.


Secondo l’Arpal è stata una biotossina rilasciata dalla Ostreopsis ovata, una microalga che in modo naturale e imprevedibile si è riprodotta in quei giorni al di là di ogni limite (19 luglio). Quanto imprevedibile? Come i terremoti o come gli uragani? Non è dato saperlo. Ma ci sono dubbi e la Procura indaga: viene ipotizzato il reato di danneggiamento ambientale. L’anomala fioritura sarebbe stata favorita dalla presenza di sostanze organiche provenienti da reti fognarie e quindi da un cattivo funzionamento dei depuratori.”Basta con l’allarmismo” è l’appello del sindaco: “il funzionamento dei depuratori non c’entra nulla con l’alga Ostreopsis” (Corriere Mer cantile, 22 luglio). Ma, non si capisce sulla base di quali elementi Pericu sia arrivato a tale conclusione (Il Secolo XIX, 27 luglio). E i dubbi restano.
Il 5 dicembre l’Arpal organizza un seminario internazionale con l’asettico e dubitativo titolo di “Ostreopsis: problema per il Mediterraneo?”. L’invito segnala che “l’estate scorsa è stata caratterizzata da sporadici disturbi sanitari ai bagnanti, associati alla presenza dell’alga Ostreopsis ovata. Tale problema si è presentato non solo in Italia, ma anche in Francia, Spagna e Grecia”. Sembra proprio un fenomeno naturale. Mal comune…
Takeshi Yasumoto, uno dei maggiori esperti nel campo delle biotossine algali presente al seminario, avrebbe detto di non aver trovato collegamenti imputabili alla negligenza dell’uomo tra i fattori scatenanti e di ritenere che l’inquinamento e le sostanze scaricate in mare non rientrino tra le cause del fenomeno. Le dichiarazioni sono subito riprese sul sito del Comune (Notizie del giorno, 6 dicembre) con il titolo Alga tossica, assolti gli scarichi.
Assolti gli scarichi? Dopo un mese (4 gennaio), sul Secolo XIX, che a questo riguardo conduce da tempo un’esemplare inchiesta giornalistica, si legge invece che “non è stata un’anomalia della natura, l’improvvisa fioritura dell’alga killer … La Procura della Repubblica è ormai convinta: le irritazioni, le vertigini, le difficoltà respiratorie furono conseguenza di un processo innescato dal cattivo funzionamento dell’impianto di Punta Vagno…Ancora una volta finiscono nel mirino i depuratori-scandalo della città.” (M. Menduni).
Purtroppo, un’altra storia infinita. E l’alga tossica è solo un capitolo di questa storia perché la Liguria ha subito un anno di emergenze ambientali: Stoppani, Iplom e Scarpino sono per rilevanza le più note, ma sono molti i comuni che hanno dovuto affrontare seri problemi (ancora depuratori, bonifiche, amianto, ecc.). Come si sono attivate le diverse agenzie preposte alla protezione della salute e dell’ambiente? Quali sono i rapporti tra di loro in situazioni di emergenza? Insomma, quale è stato il comportamento dell’amministrazione? Opaco, a giudicare dal caso dell’alga tossica. Lo stesso sembra valere per gli altri capitoli.
(Oscar Itzcovich)