Cornigliano – L’attualità politica dell’antifascismo

Abbiamo partecipato all’assemblea convocata presso la Sala chiamata. Oggetto: la manifestazione indetta da “Forza nuova” a Cornigliano (comizio di Fiore alle 17 di venerdì 3 in piazza Melis, poi spostato, sembra, in piazza Massena). “Forza nuova” è organizzazione che attraverso le proprie modalità e simboli si dichiara apertamente fascista. Nonostante ciò, e quindi in spregio alla Costituzione, è presente nel panorama politico italiano, ha sedi proprie, svolge attività di promozione e reclutamento.


Tutto ciò è una dimostrazione evidente dell’indebolimento della coscienza antifascista della società, quello stesso indebolimento che facilita il progressivo dilagare del revisionismo, teso non solo ad equiparare fascismo e antifascismo, ma addirittura, in qualche caso, a promuovere il primo riversando sul secondo le colpe della storia e della condizione attuale del Paese.
Lo platea assembleare alla quale abbiamo partecipato rendeva bene lo specchio di questa situazione. Presenti un centinaio di persone, in prevalenza giovani appartenenti ai centri sociali. Nessuna organizzazione “storica” dell’antifascismo, neppure la memoria di un partigiano.
Per fortuna ci sono ragazze e ragazzi che propongono e si rendono disponibili per un’azione di volantinaggio diffuso. Proprio lì, a Cornigliano, al mercato e nelle strade. Perché “Forza nuova” usa l’argomento della Moschea come esca per le proprie scorribande. E lo fa perché sa che quell’argomento trova ascolto non soltanto nella beceraggine leghista e razzista, ma purtroppo anche in pezzi di popolo (altrimenti non si capirebbero le posizioni dei parroci; meno male che ci sono l’intelligenza e la generosità dei frati). E allora, l’azione antifascista deve cominciare proprio da lì, dall’informazione corretta, dalla sollecitazione di una coscienza diversa, meno supina alle nefandezze proposte da certa stampa e da molti canali televisivi. Deve cioè diventare di massa, superando ogni logica di esibizionismo minoritario e identitario. Deve recuperare la presenza delle organizzazioni storiche. Deve fare politica e non l’imitazione delle curve.
Questo si spera che si faccia. Per ottenere un risultato tanto impegnativo non bisogna lasciarli soli.
(Giuliano Giuliani)