Continuando la nostra peregrinazione nel mondo dei minori immigrati vi proponiamo un’altra immagine che potrebbe farle da sfondo: quella del Consiglio Regionale il giorno di avvio della discussione della legge sulle Norme per l’accoglienza e l’integrazione sociale delle cittadine e cittadini stranieri immigrati (1° febbraio 2007).
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Linguaggio politico – L’elevata diatriba su chi fa schifo
E’ possibile che a qualcuno sia sfuggito perché non tutti i lettori arrivano in fondo al resoconto di una riunione di partito; e la “perla” era proprio nell’ultima riga, dove si riferiva (Secolo XIX del 6 marzo) l’exploit di Biasotti all’inaugurazione del point di Forza Italia per le prossime amministrative: dopo il Comune e la Provincia “sarà facile riprenderci la Regione, liberandola -ha sentenziato l’ex governatore- da questa sinistra che fa schifo”. Espressione elegante ma niente affatto originale, essendo solo una ripetizione della precedente invettiva rivolta a Berlusconi dal segretario dei comunisti italiani, Diliberto.
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Trovate – Un pensatoio alla Camera ci mancava proprio
Dove pensiamo? Esiste un luogo nel quale le nostre idee prendono corpo meglio che in altri? Per strada forse? O davanti a un caffè? E quando si tratta di pensare al “senso dell’esistenza” e ai conflitti che affliggono il mondo, abbiamo a nostra portata uno spazio dove meditare?
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Amministrative/1 – Erzelli, per cominciare a parlare di cemento
Fino alla settimana scorsa la campagna elettorale ha vissuto sui sorrisi dei candidati e su alcuni modesti confronti tra loro. Ai margini, ma non troppo, i clan: professionali, politici, territoriali e buon ultimo quello accomunato dal mezzo di trasporto. Si tratta dei motociclisti che, acquisito di fatto il diritto a circolare oltre la doppia striscia centrale, vogliono conquistare, de iure, quello di utilizzare le corsie gialle: hanno dichiarato che voteranno per il candidato sindaco che gliele riserverà!
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Amministrative/2 – Il partito trasversale attorno al mattone
Di operazioni, anzi speculazioni, immobiliari ha scritto Adriano Sansa su Repubblica del 9 marzo. Parla della torre di Fuksas a Savona e, specialmente, del processo inesorabile con cui le aree di pregio vengono sottratte alla comunità e consegnate alla speculazione; risorse di tutti cedute a pochi in nome del “sovrano mattone di cui un partito trasversale si serve”. Partito trasversale di cui anche la sinistra -“indecorosa” e propensa al “pateracchio”- fa parte. Dopo aver lasciato ad altri le battaglie contro l’inquinamento, la speculazione edilizia, le comunicazioni paralizzate, considerati ormai segni d’un patetico attaccamento al passato.
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Acciaierie – Se il problema Ilva diventa scommessa
C’è un bellissimo numero in carta patinata del Liguria Business Journal titolato “Il patto d’acciaio”. C’è un programma dettagliato degli interventi, una mostra sulla trasformazione delle aree industriali e finanche il filmino delle interviste ai cassintegrati a far da prologo al convegno sulla siderurgia genovese lunedì 12 marzo.
In carne e ossa sono presenti Emilio Riva con il giovane figlio Daniele, Francesco Grondona segretario Fiom, Sergio Migliorini stessa carica per la Cisl, Mario Ghini responsabile Siderurgia Uilm, Claudio Burlando, presidente della Regione, gli assessori comunali Bruno Gabrielli, Mario Margini, Giovanni Facco, Piero De Biasi, responsabile p.r. industriali dell’Ilva, Alberto Ghio, a.d. di Sviluppo Genova, il presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto, e infine il ministro del Lavoro Cesare Damiano. -
Anteprima – Il porto di dentro, film proibito
“De mä – trasformazione o declino” è un documentario sul porto di Genova e sul lavoro portuale, che fa discutere. L’anteprima di alcune parti a bassa risoluzione che gira su internet, ha già provocato scontri accesi e reazioni a dir poco furibonde. A San Benigno sono comparsi cartelli e graffiti intimidatori: “infame”, “okkio al kranio”. Indirizzati a quei portuali che, intervistati, avevano criticato la attuale gestione della Compagnia. Pietro Orsatti, autore del film, ha detto che si aspettava critiche, anche polemiche feroci e che è “consapevole che in ogni caso il film ha per la prima volta svelato interamente un mondo assolutamente sconosciuto se non al ristretto ambito degli addetti ai lavori”. Comunque, Orsatti ha dovuto tornare al montaggio per “apportare modifiche funzionali alla tutela delle persone minacciate” per aver collaborato con il film (http://orsatti.blogspot.com/index.html).
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8 marzo – Funzionario e gentiluomo, ma quanto retrò
Col vento di revisionismo storico che tira, non stupisce più di tanto che anche il Tg3 regionale tradisca segni di adeguamento, più meno consapevole. Eloquente al riguardo è il servizio mandato in onda lunedì 5, a tre giorni dall’8 marzo, per sapere dalla “gente”, non solo di strada, se abbia ancora un senso, oggi, al punto in cui siamo, la festa della donna. Tra breve sarà posta analoga domanda per il 25 aprile e per 1° maggio, date ormai venute a noia a molti cosiddetti rinnovatori; ma in attesa di ulteriori esperimenti di epurazione del calendario, per ora è toccato alle donne, come spesso capita, di far da cavie.
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Ricorrenze – Il senatore a giudizio insieme ai furbetti
Sembra ieri: Repubblica 16 febbraio 2004, “La visita di lavoro del Governatore a Genova si conclude con qualche ora di relax a Portofino”, in un noto ristorante locale. I commensali? Fazio, Grillo e Fiorani con le rispettive signore, tutti rappresentati in una bella foto di contorno. Fazio – rivela il cronista – ha apprezzato molto lo sciacchetrà e Grillo gli ha promesso di fargliene avere un po’…
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TAV a rischio/1 – E sul tunnel la politica non esce allo scoperto
Aspettando un’altra bufera. Quella sulla Tav. Per il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa la linea ad alta velocità Torino-Lione si farà (intervista di Lucia Annunziata, 19 febbraio 2007). Per Verdi e Comunisti Italiani la Tav non è una priorità dell’Unione. Il Prc dice sí all’Alta velocità ma non al megatunnel (Franco Giordano 25 febbraio). Insomma, grande confusione.