Blog

  • Quattroruote – Non rende la difesa dalle armi improprie

    Le luminose sulle autostrade ci ammoniscono: l’automobile è un’arma impropria, il suo uso imprudente può portare al crimine, una cospicua percentuale di questi crimini nasce dall’eccesso di velocità. Facciamo un paragone con una delle cose che più offendono il nostro senso comune, per quello che riguarda gli Stati Uniti: a casa loro, una rivoltella o un fucile –che sono semmai “strumenti di difesa” impropri, dato la loro natura di armi “proprie”– sono liberamente disponibili a chiunque abbia i soldi per comperarle. Nessuna disposizione ne vieta l’acquisto e l’uso, mentre è ovviamente vietato usarle per omicidi o stragi, come troppo spesso accade. Il tutto –ed è questo che offende il nostro senso comune– senza una minima vigilanza sulla personalità dell’acquirente e sulle sue giustificazioni al possesso di una pistola o d’altro.

    (altro…)

  • Fuori del coro – Troppi piani misteriosi dietro il grande affresco

    Nel 1991, la rivista GB Progetti, diretta da Barbara Nerozzi, dedicò il numero di aprile alle realizzazioni previste per le Colombiane dell’anno successivo. In tale rivista furono pubblicati tutti i progetti previsti per il porto antico, introdotti da due articoli di Edoardo Benvenuto, allora preside della Facoltà di Architettura di Genova e di Scapuzzini Ceccarelli, urbanista, centrati, ambedue, pur con diversi punti di vista, sul rischio della perdita di identità delle città portuali storiche. L’interesse della pubblicazione è che i progetti sono esposti senza ulteriori considerazioni critiche, ma con il criterio di presentare “tutto quello che è stato pensato”. Compaiono così progetti in corso di realizzazione, da finanziare e semplici proposte architettoniche, tutti eseguiti, però, con incarichi formalizzati, pubblici e privati.

    (altro…)

  • Riforma con destrezza

    Destrezza. Si chiama così. E bisogna riconoscerla al governo mentre sta proseguendo il cammino che toglierà indipendenza alla magistratura e dignità ai cittadini nel silenzio pressoché generale. Conflitto di interessi, discesa in politica per fini privati, sistemazione disinvolta di pendenze penali: ed ora l’incremento del potere dell’esecutivo per due vie, da un lato la riforma costituzionale che lo amplia riducendo il ruolo del Parlamento e del Capo dello Stato, dall’altro l’indebolimento dei giudici e del controllo di legalità. Si parla della riforma cosiddetta federalista e costituzionale, si tace sull’ordinamento giudiziario, senza avvertire il nesso strettissimo, senza rammentare che le leggi costituzionali almeno sono soggette al doppio passaggio. Silente ormai da tempo l’opposizione, che probabilmente non ha patteggiato- come pure si sente sussurrare- in materia, ma certo spende più energie, in questi giorni, sul tema dell’elezione di mister ulivo- bello guaglione.

    (altro…)

  • Espropriato il Csm: giudici piu’ ossequienti

    Le parti del progetto concernenti il CSM sono sicuramente quelle che maggiormente evidenziano come per l’attuale Governo la Magistratura non sia un potere dello Stato indipendente ed autonomo che necessiti soprattutto di urgenti riforme per dare efficienza e tempestività ai suoi atti, ma un nemico da delegittimare con ogni mezzo e da abbattere, cominciando proprio dall’organismo che per Costituzione deve assicurarle quell’indipendenza ed autonomia, il Consiglio superiore della magistratura. Come nemica è la magistratura, così, per la destra, nemica è la Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista del 1948 che quindi si cerca in tanti modi di smantellare o per lo meno di erodere profondamente, riportando il sistema istituzionale ed i rapporti tra i poteri ad un modello pre-repubblicano di organizzazione monistica dello Stato, incentrata sul potere esecutivo.

    (altro…)

  • La Cassazione strumento per svuotare l’autogoverno

    Un giudizio sulle norme del disegno di legge delega sulla riforma dell’ordinamento giudiziario che si riferiscono alla Corte di cassazione non può prescindere dall’esame degli obiettivi che la proposta si prefigge di raggiungere. In sintesi si può affermare che lo scopo principale, non dichiarato, delle radicali modifiche proposte è quello di disegnare un assetto dell’ordine giudiziario completamente diverso da quello attuale che, pur con tutti i difetti innegabili che lo caratterizzano (in particolare la lentezza dei processi, destinata ad accentuarsi ancor più se la riforma andrà in porto), è idoneo in astratto (e spesso lo è stato in concreto) a garantire principi fondamentali: la tutela dei diritti delle persone, l’inesistenza di aree di impunità e il controllo di legalità.

    (altro…)

  • Una scuola per selezionare, non per formare i magistrati

    Il progetto di riforma dell’ordinamento giudiziario istituisce la Scuola superiore della magistratura. L’ente dovrebbe avere come finalità: a) l’organizzazione del tirocinio degli uditori giudiziari; b) l’organizzazione dei corsi di aggiornamento professionale e di formazione dei magistrati.

    (altro…)

  • Far prima i giudici e poi diventare PM

    Dopo tanti annunci e notizie anche contraddittorie, il disegno di legge delega approvato alla Camera e trasmesso al Senato per la definitiva approvazione prevista per l’autunno, realizza una vera e propria separazione delle carriere tra Giudici e Pubblici Ministeri.

    (altro…)

  • Un codice disciplinare per indurre al conformismo

    Da anni la magistratura associata chiede una riforma della disciplina degli illeciti disciplinari che la riguarda. Ad oggi l’Ordinamento giudiziario degli anni Quaranta prevede ancora che il magistrato possa essere sanzionato quando “manchi ai suoi doveri” o “tenga in ufficio o fuori una condotta tale, che lo renda immeritevole della fiducia e della considerazione di cui deve godere” oppure quando tenga un comportamento che “comprometta il prestigio dell’ordine giudiziario”. E’ evidente che si tratta di regole generalissime, che possono essere applicate pro o contro un magistrato a seconda dell’opinione che un Ministro o un Procuratore generale di Cassazione (sono loro che esercitano l’azione disciplinare) abbiano di quei concetti.

    (altro…)

  • Dall’eccesso dei concorsi altro freno ai processi

    Rassegno, qui di seguito, alcune brevi riflessioni sollecitate dalla lettura del complicato sistema dei concorsi interni – con distinzione tra funzioni giudicanti e funzioni requirenti – che il disegno di legge per la riforma dell’ordinamento giudiziario ha previsto quale strumento di accelerazione per il passaggio del magistrato all’esercizio delle funzioni di secondo grado e di legittimità.

    (altro…)

  • Giochi-vacanze: conclusioni. Informazione non è cronaca dei balletti

    Scriveteci cosa c’è che non va, e al ritorno dalle vacanze pubblicheremo le vostre lettere. E’ l’idea che, amici della Newsletter, avete lanciato all’inizio dell’estate. Buona idea: un piccolo gruppo di persone che si assume il compito civico di riflettere e far riflettere. Servirà?

    (altro…)