Autore: Redazione

  • Infortuni nel tempo – Infortunio TIS: la sentenza

    Torniamo sull’infortunio avvenuto il 9 marzo del 2004 su un viadotto della A10, di cui già abbiamo parlato in OLI 188 e 194, per dare conto delle motivazioni – ora pubblicate – della sentenza del giudice Lepri, che aveva ritenuto penalmente responsabili dell’accaduto il Direttore del primo Tronco della società Autostrade, il Direttore dei lavori della ditta TIS che eseguiva i lavori, e il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori della ditta Spea.
    Ricordiamo che il lavoratore fu investito da un camion mentre sistemava le luci di un cantiere su un viadotto della autostrada A10. Il lavoro avveniva in regime di sola riduzione di carreggiata, anziché di chiusura di carreggiata e deviazione del traffico, come era stato previsto dal Piano di sicurezza e di coordinamento e dal contratto di appalto.
    Tra le molte considerazioni del giudice ne sintetizziamo due.

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  • Genova – La bandiera della pace scatena le proteste




    Una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2 di ottobre, giorno della nascita (nel 1869) di Mahatma Gandhi, la ’Giornata Mondiale della Non-violenza’.

    La giornata è stata celebrata in tutto il mondo e, nel suo piccolo, Genova a voluto essere presente. Così Luca Borzani, presidente della Fondazione per la cultura, ha disposto che sulla Torre Grimaldina di Palazzo Ducale, insieme alla insegna di Genova, fosse anche alzata la bandiera della pace. Secondo l’edizione locale del Giornale, il fatto ha infastidito quella parte di Genova che la considera “un simbolo non condiviso e pertanto non aveva senso che sventolasse sul Ducale” e, quindi, di fronte alle proteste, la bandiera della pace è stata rapidamente rimossa.

    Peccato! Anche se “è drammatico che il mondo di oggi abbia bisogno di una Giornata della Non-violenza. Il resto dell’anno come ci si comporta?” (EF’s Blog).

  • Cinema e verità

    “Gomorra”, il film di Matteo Garrone ispirato dal libro omonimo di Roberto Saviano, rappresenterà l’Italia sul red carpet di Los Angeles nella notte degli Oscar, categoria miglior film straniero. Da ex studente del Dams di Bologna non posso che congratularmi della scelta. Libro e film hanno avuto un lusinghiero successo: il libro ha superato il milione di copie, vendendo molto all’estero e il film ha vinto a Cannes il premio speciale della giuria.

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  • Università: considerazioni di una precaria

    Sono stata assunta una decina di anni fa per far lavori di segreteria in una struttura dell’Università. Precaria naturalmente. A capire che non ero proprio “necessaria” non ci ho messo molto. Avevo poco da fare ma alla struttura faceva comodo avere un dipendente in più (prestigio, maggior peso nella distribuzione dei finanziamenti ecc.). A me non mi piace stare con le mani in mano: mi sono data da fare, ho preso iniziative. Ho cominciato a fare lavori per cui non sono stata chiamata e, a poco a poco, sono diventata … indispensabile. So bene che nessuno lo è, ma sono sicura che se dovessi tornarmene a casa (insieme ai colleghi precari che, negli anni, si sono aggiunti) la mia struttura non sarebbe in grado di assicurare i già scarsi servizi che offre. E i primi ad accorgersene sarebbero gli studenti (a parte – ovviamente – io stessa, ora che sono sposata e con due figli da mantenere).

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  • Questione di lusso

    Lunedì 29 settembre ho letto sul Secolo XIX un articolo-lettera di Giuseppe Lo Nostro, docente di Qualità nei sistemi industriali alla Facoltà d’Ingegneria che diceva, in soldoni, che quest’anno sono scese le iscrizioni a lettere e altre facoltà e che -insomma- in questo periodo difficile e duro ci vuole una scuola del saper-fare opposta a una scuola del sapere-e-basta perché quest’ultima sforna alla fine dei disoccupati e come esempio diceva è assurdo che un liceo scientifico abbia più ore di italiano e latino che matematica e fisica, e diceva anche che in questi tempi la filosofia, la letteratura, il diritto, la storia, sono un lusso che non ci si può permettere, che le richieste del mercato sono di altro tipo. Alla fine citava Dante.

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  • VERSANTE LIGURE



    CANTERINI CHE TI PASSA

    Un freno alla carriera
    fu per quel poliziotto
    la grave macchia nera
    per cui pagò lo scotto:
    non c’era quella sera
    a far danni al G8.



    Macchia rossa


  • Il tempo delle vacanze è finito

    “Siete ancora in vacanza o avete chiuso bottega?”. E’ più o meno quello che ci hanno scritto – diciamolo: una attenzione che ci ha lusingato – alcuni dei destinatari della nostra newsletter. Newsletter che ha tardato a riprendere le pubblicazioni non perché facciamo vacanze lunghe – tra i collaboratori c’è chi neppure le fa – ma perchè pensavamo di aver pronti per la ripresa alcuni miglioramenti. Le cose poi sono risultate più complicate del previsto: le nostre forze sono scarse anche se se le richieste di entrare nel nostro indirizzario continuano a crescere. E poi – diciamo la verità – non solo di forze si tratta. E’ che da tempo, con una accelerazione negli ultimi mesi, abbiamo qualche dubbio sulla NL così come a suo tempo l’abbiamo pensata.

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  • Genova – “Se avete fame guardate lontano…”

    E’ pressappoco quello che ha detto la sindaco Vincenzi al momento della sua investitura. I mali di Genova – aveva detto – nascono dal suo provincialismo, dal credere di poter vivere di rendite di posizione. Ma le rendite di posizione sono frutto di egoismo e cecità perché il mondo che cambia le riduce ogni giorno. Perciò, alla Genova che l’ha eletta, Vincenzi ha promesso che avrebbe rotto gli egoismi privati, i veti incrociati che da anni paralizzano la città.
    Un progetto impegnativo anche perché, per eliminare lobby e centri di potere politico, economico e finanziario che ad oggi hanno usato questa città a loro piacimento, si deve operare sul presente dove tali interessi sono fortemente incardinati.

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  • Nucleare – I poteri di Scajola e quelli del Sindaco

    C’era anche la sindaco di Genova, Marta Vincenzi, alla tavola rotonda “Energia in Italia” organizzata il 25 settembre dalla Società italiana di fisica in occasione del suo 94° congresso nazionale. Non c’era invece Claudio Scajola, principale invitato, che però, col suo intervento inviato per scritto, ha dettato le nuove regole del “rinascimento del nucleare” in Italia. Ha indicato Genova come la “capitale del nucleare in Italia” e ha annunciato l’imminente istituzione di un organismo preposto alla sicurezza in campo nucleare”. Scajola però non ha detto che per l’attuazione del suo programma ha chiesto carta bianca.

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  • Carceri – Pontedecimo: andiamoci in vacanza

    Su Il Secolo XIX di domenica 21 settembre un articolo -seconda puntata di una inchiesta sullo stato delle carceri liguri- ci presenta la situazione della Casa circondariale di Genova Pontedecimo, il carcere “con le docce in cella”, dove le detenute non passano mai il tempo con le mani in mano, tutti lavorano e frequentano attività ricreative.
    L’autore, Renzo Parodi, riporta affermazioni del deputato del Pdl Roberto Cassinelli, impegnato nel tour degli istituti di pena della Regione, e commenti e dichiarazioni del dott. Giuseppe Comparone, direttore dell’Istituto di Reclusione.
    Il confronto fra l’articolo e la situazione presentata da chi a Pontedecimo ci lavora quotidianamente pare evidenziare due realtà se non diametralmente opposte, difficilmente convergenti.

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