19 giugno 2004: quotidiani locali. In un ristorante del Porto antico Biasotti, Pericu, Repetto, Novi e Renzo Piano, l’autore del progetto di Genova città portuale, hanno stretto tra loro un patto che, dal menu consumato nell’occasione, è stato chiamato “il patto del moscardino”.
Categoria: Città
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		Affresco/2. Troppo Piano e la ricerca del colpevolePrima di tutto le date. Eccole. 13 maggio 2005, venerdì (l’esito era da prevedere!). Piano fa con “i tecnici portuali” una riunione sui destini del suo progetto. All’uscita la definisce “illuminante”. 
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		Affresco/3. La città del “conflitti di interessi” parla Piano22 giugno ore 12,30 (quotidiani del 23 giugno 2005): Parla Piano. Qualche frammento: “Genova è la città del conflitto di interessi dove pochi governano città e porto… 
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		Opinione pubblica. Quando i muri parlano.Il volantino che segue è stato trovato affisso nella via Cairoli il 10 maggio 2005: 
 Parcheggio interrato in Piazza della Meridiana? No Grazie!
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		Documento di libera espressioneIl volantino che segue è stato trovato affisso nella zona di san Vincenzo 
 nella notte tra il 12 e il 13 maggio 2005.
 Siamo un gruppo di residenti (tra cui alcune mamme di bambini dell’asilo) che vuol civilmente far conoscere quello che pensa sulla ristrutturazione dell’asilo Tollot.
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		Trucioli. Il seggio uno specchio di banale burocraziaUn seggio elettorale diviene, per il paio di giorni durante i quali prende vita, una sorta di diorama sociale della realtà in cui si trova. Passato l’evento, ritornano alla memoria episodi che vi si sono svolti, impertinenti ed iconici trucioli post-elettorali. 
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		SOS neve. Almeno il telefono in attesa del futuroGiovedì 3 marzo Genova si sveglia sotto la neve. E si ferma. Aspetto un collega che arriva in aereo. Sicuramente l’aeroporto è inattivo. Alle 9,30 telefono per sapere su quale scalo sia stato dirottato il suo volo. 
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		Ricordo. Veltroni firma per Carlo GiulianiAlla manifestazione per Giuliana Sgrena il sindaco di Roma Walter Veltroni ha voluto firmare l’appello affinché venga collocato in piazza Alimonda un cippo in ricordo di Carlo Giuliani (La Repubblica- Il Lavoro 23.2.05). 
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		Quando la vita imita il cinemaQuando il collega va in pensione la squadra della polizia giudiziaria di Parigi gli offre l’insegna della strada (Quai des Orfèvres) dove, al numero 36, sono i suoi uffici. 
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		Privacy. Crescono le telecamere: sorvegliati e contenti?Sorridi! Sei sulla telecamera della banca, del negozio, della scuola, del Comune. Sorridi e pensa che questo occhio che ti guarda, ti segue ruotando per 360 gradi, ti ingrandisce con una zoommata, ti scorge anche nell’oscurità, è lì per te.