Se è vero, come sembra ormai confermato, che nel bene e più spesso nel male qui seguiamo quanto succede in America, si preparano tempi grami per la libertà di informazione. Accantonate le tradizioni di una press investigativa che fu capace di deporre il presidente Nixon col Watergate, gli Stati Uniti hanno impresso una svolta di 180 gradi al modo di intendere il ruolo dei media. Ne fanno fede alcune sentenze a loro modo esemplari.
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Parola di ministro. La Polizia sa la verità sulla Diaz (ma tace)
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Genova ha disposto il rinvio a giudizio di 28 funzionari e agenti di polizia per i “fatti” della scuola Diaz. Non si tratta di conclusione inaspettata, almeno per coloro che hanno avuto modo di seguire con un po’ di attenzione cosa era successo.
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Rischi culturali. I Borghezio liguri su Sicilia e poesia
Vorrei sottolineare due perle passate via in fretta, per non dire volutamente taciute. Una riguarda l’umanista che presiede il Consiglio Regionale, leghista puro e duro. La Regione Liguria ha promosso con la collaborazione di quella siciliana una piccola mostra sulla devozione in Liguria a Santa Rosalia, con lo scopo evidente di sottolineare lo storico rapporto tra Genova e Palermo.
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Elezioni. Dalle mille camicie rosse alla Berlusconi Generation
L’aspro scontro tra Berlusconi (mille camicie azzurre che partono per riconquistare l’Italia) e Prodi (mille mercenari) si è risolto come sempre in uno scontro mediatico a titoli di scatola.
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Regime. Vietato pensare (male) del dopo elezioni?
Strano paese il nostro. La destra prosegue indefessa nella sua opera di devastazione dei fondamenti morali, costituzionali, economici; si è arrivati anche allo scambio fra dignità e inutili poltrone; ma sono ancora in molti, in troppi, a provare fastidio per la parola regime.
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Incontro col senatore. «Che cos’è la mafia?» «Lo chieda a sua sorella»
Piero Ricca è l’uomo che gridò “buffone” o “puffone” a Berlusconi durante un’udienza del processo Sme e che il premier querelò dopo aver intimato ai carabinieri la sua immediata identificazione. Può essere definito, secondo i gusti, un rompiscatole, un provocatore o, come lui stesso preferisce, un cittadino che non intende rinunciare alla libertà di espressione del dissenso.
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TG regionale. Ali Rashid non è delegato ONU
L’8 dicembre 2004 durante l’edizione del Tg3 regionale, una giornalista ha definito Ali Rashid “rappresentante ONU”, sia nel commento audio che in sovrimpressione.
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Grafica elettorale. Il pensatoio di Burlando e il Beautiful di Biasotti
A ruota rispetto al manifesto di Claudio Burlando, ecco comparire quello, in risposta, di Sandro Biasotti. In risposta, perché pare sia stato assemblato ribaltando completamente quello dell’avversario politico.
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Primi in furbizia. Moto sui marciapiedi e anche contromano
Sembra che l’ipotesi di autorizzare la sosta di scooter e moto sui marciapiedi (furbescamente: “solo su quelli larghi”) sia stata accantonata per il coro di proteste. Una simile proposta non poteva che nascere nei luoghi decisionali.
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W la Scala. Ma non c’è bisogno di effetti speciali
Come italiano, come milanese, come musicofilo, come tante altre cose ancora, anch’io sono fiero della ricostruita Scala, del suo prodigioso palcoscenico, del suo potenziale tecnico aggiornatissimo e onnipotente.