Ateneo – Un piano di studio per l’Orgasmus

Come si compila un piano di studi? Intanto non serve uno sforzo sovrumano: quasi tutti i corsi di laurea hanno una sorta di schema di base da seguire. Si deve solo cercare di arginare le vocazioni al martirio che animano alcuni studenti un po’ troppo zelanti ed ottimisti, soprattutto subito dopo l’immatricolazione. Ma anche in quelle circostanze il tutor è solo uno strumento che può consigliare, disapprovare e far fare il ruttino al pupillo con cui dialoga: non ha certo il potere di decidere. Ci mancherebbe altro!


Ma è giusto che si sappia che è molto frustrante dover compilare proposte di piani di studi al limite del pervertito. Un giorno arriva un ragazzo, invasato, con un proposito folle: pretendeva che gli inserissi per il secondo anno novanta crediti quando già se ne trascinava venticinque dall’anno precedente! Io obietto e lui candido mi spiega che intendeva togliersi più esami possibili per fare domanda per l’Erasmus in Spagna e spassarsela.
– Non sarà un caso, ha ammiccato, se al posto che chiamarlo Erasmus tutti lo chiamano Orgasmus! Forse avrei dovuto spiegargli che l’Erasmus è una cosa seria, che il periodo di studio in un’università straniera è una opportunità da non buttare, e poi la lingua… Invece sono rimasto basito, senza parole.
Il piano però così come lo voleva lui non gliel’ho compilato: gli ho detto che per era una questione troppo impegnativa e l’ho spedito direttamente ad un membro della commissione piani di studi del suo corso di laurea. Buona fortuna, gli ho detto; ma lui non ha colto l’ironia. Dopo d’allora non l’ho più visto in giro anche se di tempo ne è passato. Magari ce l’ha fatta ed è là a spassarsela, attorniato da calienti ballerine di flamenco. Forse anch’io avrei dovuto fare l’Erasmus a quel modo…
(The Pupil)