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  • Carige – Intesa bipartisan, sogno di Scajola

    Claudio Scajola, oltre ad essere presidente del Copaco, la Commissione parlamentare di controllo sui servizi, è anche un vecchio sperimentato democristiano. Di cosa si è occupato mentre i suoi colleghi erano in vacanza? Lo ha detto lui stesso (Repubblica 31 dicembre 2006): di difendere la Carige dalle “mire di alcuni settori dell’economia nazionale a cui fa gola la banca”. Farebbe gola, secondo l’ex ministro, perché i risultati finanziari della banca sono “strabilianti” e il merito è tutto del suo presidente Berneschi (il cui vice è il fratello dello Scajola medesimo). E quegli articoli pubblicati dal Corriere della sera e da Sole 24 ore sul malaffare Carige? Non comment, si capisce. Scajola ha detto che intende difendere Carige “esplorando” le intenzioni dei vari amministratori del centro sinistra che hanno voce in capitolo nella imminente elezione delle cariche della Fondazione Carige, primo azionista di Carige. Ho buone ragioni per essere ottimista – ha aggiunto Scajola – rispetto al fatto che sia possibile procedere all’unanimità al rinnovo delle cariche della Fondazione.

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  • Savona insegna – Promosso per meriti fallimentari

    Savona è spesso ai margini delle cronache nazionali e liguri, eppure spesso si è rivelata all’avanguardia (Teardo anticipò Tangentopoli) e certe ombre si ripresentano oggi con la stessa minacciosità ( “Liguria, l’unione fa il cemento”, Micromega 05/2006). Non ci sono però solo le grandi speculazioni a preoccupare, quello che amareggia e lascia a molti un senso di ineluttabilità sulle sorti della cosa pubblica è la disinvoltura con la quale gli amministratori locali raccontano/spiegano le loro scelte anche grazie alla compiacenza dei media locali.

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  • Palazzo Tursi – Marta e gli altri quale convivenza?

    Adesso che tutte le procedure burocratiche sono state espletate all’interno delle sezioni Ds, ai genovesi non resta che ringraziare il partito e i suoi alleati per aver prodotto faccia e nome del loro candidato. Di sinistra? No – semplicemente candidato “di”. Degli iscritti che l’hanno scelto. Semplificando candidato “D”. Come donna.
    Nove mesi esatti sono stati necessari per partorire la creatura che aveva annunciato il suo arrivo già in periodo pasquale, senza che nessuno la prendesse sul serio.

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  • Circolazione – Non solo un dettaglio la sosta selvaggia

    I consiglieri comunali hanno chiesto l’audizione dei vertici aziendali Amt a un anno dalla cessione del 49% ai francesi di Transdev. Succede nella Sala Rossa di Tursi; lo riferiscono i quotidiani locali del 21 dicembre. Noi, dice Guyot, manager di Transdev, abbiamo fatto la nostra parte. La ristrutturazione della rete ha comportato tagli, ma le nozze coi fichi secchi non si fanno. Se mi date dei soldi miglioreremo il servizio più di quanto non abbiamo fatto sin qui.

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  • Informazione – Free-service per fare giornali senz’anima

    Il nodo più stretto, finora inestricabile, del garbuglio giornalisti-editori, protagonisti di una vertenza senza fine, è lo stesso che sta soffocando l’informazione. Si chiama dipendenza dal potere economico-politico e dai suoi strumenti di condizionamento, di cui la pubblicità, palese o occulta, è solo uno dei tanti. Per capire qualcosa di più su quanto sta succedendo nei giornali basta guardare -non subire – la Tv: a cominciare dai suoi Tg, vero capolavoro di reticenza, elusione, censura-autocensura, sudditanza verso chi conta.

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  • Incidenti – Il dolore aggiuntivo da Pronto Soccorso

    Domenica 24 dicembre si è presentata come una giornata di quelle che i milanesi non sanno: limpida, insolitamente calda, insomma proprio da moto. Così,chiesto il permesso alle Mogli, Guido, Franco ed io siamo partiti per il giro delle tre Province: da Santa Margherita sino a Santo Stefano d’Aveto passando per il Passo della Scoglina; poi su verso il Tomarlo e giù sino a Bedonia; una bella salita ancora al Passo Cento Croci per scendere a rifocillarci a Varese Ligure; infine verso Sesta Godano e il Bracco per il ritorno.

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  • Statistiche – Poche le fabbriche degli infortuni

    Il consueto appuntamento con il rapporto annuale dell’Inail (Salone Amga, 13 dicembre) questa volta ha portato la novità di una analisi qualitativa del fenomeno infortunistico frutto della inedita collaborazione tra Inail, Regione e Asl liguri. Potenzialmente un ottimo input per le parti sociali che potrebbero trarne utili indicazioni su dove intervenire, ma quel che avviene nel convegno induce piuttosto al pessimismo.

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  • Ateneo – Un piano di studio per l’Orgasmus

    Come si compila un piano di studi? Intanto non serve uno sforzo sovrumano: quasi tutti i corsi di laurea hanno una sorta di schema di base da seguire. Si deve solo cercare di arginare le vocazioni al martirio che animano alcuni studenti un po’ troppo zelanti ed ottimisti, soprattutto subito dopo l’immatricolazione. Ma anche in quelle circostanze il tutor è solo uno strumento che può consigliare, disapprovare e far fare il ruttino al pupillo con cui dialoga: non ha certo il potere di decidere. Ci mancherebbe altro!

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