Pericu addio/2 – Il disastro giardini ha un nome: Aster

Secondo Repubblica (14 febbraio 2007), la lacrima sarebbe apparsa sul ciglio di Pericu al momento di constatare amaramente che per i parchi della città la sua giunta “non ha potuto far molto” (nda, un eufemismo, si capisce). “Quindici anni fa, ha ricordato, c’erano 400 giardinieri mentre ora ce ne sono solo 60”. Così, con una battuta lapidaria, il sindaco ha chiarito anni di discussioni, recriminazioni e conflitti sullo stato dei giardini della città. Mortificati e abbandonati al punto da richiedere oggi investimenti massicci per il loro recupero, i giardini hanno da tempo chiuso bottega; come i giardinieri.
E perché – durante il governo del centro sinistra – i giardinieri si sono ridotti a poco meno del 20%? Erano troppi? Costavano troppo? Non lavoravano? Lavoravano troppo poco?


L’unica cosa certa è che da tempo dei giardini si dovrebbe occupare Aster. Nata nel 1999 come Azienda Speciale del Comune di Genova per occuparsi di manutenzione, di infrastrutture stradali e impiantistiche, Aster ha assorbito nel 2002 il settore comunale che si occupava delle manutenzioni del verde e, recita nel suo palmares, “nel biennio 2002-2004 ha portato a termine 30 grandi interventi, con altri 10 di prossima realizzazione, per un valore di 8 milioni e 180 mila euro”. Nel novembre 2004 l’azienda si trasforma in S.P.A. “concludendo così il proprio processo di trasformazione” (?) e Amga, con il 40% del pacchetto azionario, diventa il suo nuovo partner industriale. “Inizia così per Aster. – l’enfasi è quella del suo sito web – un nuovo ciclo”.
“Manutentore del patrimonio stradale, impiantistico e delle aree verdi dell’intero comune di Genova, Aster interviene su tutto il territorio cittadino e i comuni limitrofi, attraverso una propria struttura che comprende: 500 addetti organizzati sui vari settori di attività, un settore progettazione forte di 20 progettisti oltre 30 presidi operativi territoriali, 2 magazzini centrali, 3 vivai ed un impianto, oltre 600 unità tra attrezzature e parco mezzi”.
Fantastico, vero? E i giardini che vanno a ramengo? Il sito di Aster non ne parla. E il sindaco? “Si commuove”.
(Manlio Calegari)