Documentario – Latinoamericani a Genova

Il video “Dibujando un cambiamento” è una riflessione sui problemi che affronta la crescente immigrazione latinoamericana a Genova. Gli immigranti, quelli con regolare permesso di soggiorno, sono circa 34.000 (5% della popolazione genovese!). Negli ultimi 10 anni i latinoamericani si sono quintuplicati e oggi ne rappresentano la metà. Di questi, 12.000 sono ecuadoriani e 2.000 peruviani. Gli irregolari, i clandestini, sono invece un numero indefinito. Il video, presentato al concorso “Sguardi latinoamericani in Liguria” recentemente indetto dalla fondazione Casa America, ha ottenuto il primo premio della categoria.


Nel video compaiono volti e voci che raccontano storie di giovani cresciuti e educati in Italia oppure da poco arrivati. Sono storie di speranza, disincanto e sofferenza che parlano di lavoro, famiglia, integrazione.
“Il permesso di soggiorno dipende dal lavoro, se non hai lavoro sei automaticamente clandestino… La legge attuale lega strettamente la presenza di stranieri al lavoro, considerandoli non come una risorsa ma come manodopera a basso costo… Mi dicevano, quando finisce la scuola che ti piacerebbe fare? “A me piacerebbe fare l’architetto”. Tu no devi fare quello. Quando finisci le medie, io ti consiglio di fare l’idraulico, il muratore. Così i tuoi genitori, faticano di meno…”. E sul lavoro, c’è anche la voce del giovane clandestino: “All’inizio fu molto difficile per me perché lavorai durante sei mesi per un signore italiano che m’ingannò e non mi pagò. Disse che uno come me, senza documenti, non ha nessun diritto”.
L’altro problema è quello delle lunghe separazioni famigliari e della necessità di trovare le forze per andare avanti malgrado l’enorme difficoltà, con il rischio di perdere la famiglia, che essa si disgreghi: “Man mano che passa il tempo uno si chiede perché non fermarmi qui se vedo che nel mio paese le cose non migliorano”.
Infine, il tema dell’integrazione, della necessità di modificare le proprie griglie mentali: “Le cifre dell’immigrazione da sole dicono poco dell’impatto provocato delle culture che entrano in contatto generando idee, ma anche pregiudizi. L’integrazione, che cos’è? E’ solo questione di tempo? Il frutto di un confronto? Riguarda soltanto chi arriva?….
Genova è ormai un melting point culturale, una città in evoluzione. C’è già una società nuova e non sono solo gli immigranti che si devono integrare. Dovrebbe esserci un’integrazione che non può essere semplice accoglienza, ma integrazione reciproca”.
I giovani registi, Marco Pellerano Montebelli (italiano adottato, nato a Lima) e Alan Rodríguez Alvarez (peruviano) con la collaborazione di Eleana Marullo (italiana), con tratti leggeri e sapienti e immagini calzanti, attraverso volti e voci che raccontano queste e altre storie, esplorano i principali luoghi del centro storico di Genova con lo sfondo di una bella colonna sonora in cui canzoni e ritmi latinoamericani si mescolano emblematicamente con “La città vecchia” (Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi / ha già troppi impegni per scaldar la gente d’altri paraggi), l’indimenticabile poesia di De Andrè. Il video (durata 13′ 40″) verrà proiettato al Genova Film Festival il 5 luglio alle ore 16 (Sala Sivori).
(Oscar Itzcovich)