Scajola story – Una grande assenza al processo del G8

Credo che i genovesi non abbiano ancora capito perché mai un personaggio discusso come Scaiola debba presiedere il Copaco, organismo di una qualche importanza, né perché il personaggio non compaia tra le persone “informate sui fatti” nel processo per i disastri a Genova collegato al G8. Per la verità di informazioni dirette l’ex ministro agli Interni non si sa quante possa averne nel bagaglio della memoria, in quanto brillò per la sua assenza da Genova in quei giorni. Si accontentò di dichiarare, giorni prima, che “sarebbe stata garantita la libertà di dimostrare, non quella di devastare tutto” (cit. a mem.), poi lasciò che i vari Fini, Bornacin, Ascierto andassero a “confortare” i poliziotti antisommossa, con quali risultati tutti abbiamo visto. Né ebbe il pudore di dimettersi, come avrebbe fatto qualunque uomo politico anglosassone, ma restò saldamente sulla poltrona e a toglierlo di mezzo ci volle la vergognosa esternazione sul prof. Biagi, che pur e stava rendendo un servizio, in quel tempo, al governo Berlusconi. Da quel processo i genovesi si aspettano qualche chiarimento anche su questa penosa vicenda.
(Giovanni Meriana)