Esperimenti – Un’informazione allo zenzero

Sono tre gli incontri col vicesindaco Paolo Pissarello che si sono svolti finora al Circolo Culturale Zenzero.
Trovarsi lì ad ascoltare un amministratore che non magnifica l’azione sua o della sua giunta, ma che spiega i termini dei problemi che si trova ad affrontare e le ragioni di alcune scelte ad un gruppo di persone che, quando intervengono, non lo fanno né per attaccarlo, né per sostenerlo, ma per costruire un discorso che nessuno, in quella sede, ha il compito di concludere, mi lascia ogni volta con la sensazione di partecipare a un esperimento insolito e privilegiato, di cui non so assolutamente prevedere l’esito.


Giulia Parodi in OLI del 13 febbraio 2008 aveva assunto il primo di questi incontri come il segno della esistenza di una “buona” politica capace di ascoltare, e in cerca delle modalità per farlo. La modalità seguita nell’esperimento allo Zenzero è quella di aver creato un contesto, né conflittuale né sodale, dove qualche decina di persone comunicano tra loro senza strumentalità né reciproche, né verso chi si trova al di fuori di quella stanza.
Nella sua apparente semplicità tutto ciò richiede però condizioni di base piuttosto sofisticate, non facilmente riproducibili. Probabilmente, quindi, non si potranno clonare riunioni zenzerosimili in tutta la città e con tutti gli amministratori, ma un coinvolgimento della città può passare anche attraverso altre strade.
Ad esempio, dice uno dei partecipanti, sarebbe importante aprire ai cittadini la comprensione delle difficoltà, fornire un’informazione “di qualità” che espliciti i conflitti, gli interessi contrapposti che si accendono intorno alle scelte, ma che spesso sono poco decifrabili a chi abbia a disposizione solo i canali informativi standard. Farlo, richiede il coraggio della impopolarità.
(Paola Pierantoni)