Mensopoli – Un millantatore in Vaticano

Per il Vocabolario della lingua italiana, Zingarelli 2008, la “millanteria” è una “vanteria senza fondamento”. Tra i millantatori, secondo il cardinale Bagnasco, va collocato Alessio, l’imprenditore a caccia d’appalti di mense, che appunto avrebbe millantato i suoi rapporti con la curia. “Bisogna stare attenti alle parole che si dicono, ha precisato Bagnasco (Repubblica 31 maggio), perchè si può fare molto male ad altre persone”. E ha aggiunto che “Bisogna stare attenti anche alle cose che si scrivono perché anche con quelle si può fare male alle persone”. Dopo queste cristiane raccomandazioni il cardinale ha concluso che quello del millantato credito era appunto “il quadro ermeneutico” (ndr, il quadro interpretativo) in cui andava collocata l’intera vicenda. E di rinforzo l’indomani aveva sentenziato (Repubblica 1 giugno) “E tutto superato serenamente, con buona coscienza e l’evidenza dei fatti”.


I fatti, appunto. Tra i quali bisognerebbe mettere che Alessio non è in Curia quel che si dice uno sconosciuto e in Vaticano ha solidissime frequentazioni. Lo ricorda L’Espresso (30 maggio 2008, “Tempesta sulla giunta Vincenzi”): Alessio, che oggi tutti accusano d’essere un millantatore, è in realtà un intimo del segretario di stato cardinale Bertone al punto da organizzare in Vaticano la festa per il suo 73esimo compleanno. E Bertone vuol dire Profiti che indicato da Bertone, nel 2004, a vicepresidente del Galliera, è chiamato nel 2008 ancora da Bertone a dirigere a Roma il Bambin Gesù (l’equivalente in Vaticano del Ministro della sanità!).
Alessio millantatore? Non esageriamo, per favore.
(Manlio Calegari)