Lido – Tante parole, tanto sconcerto

Tante parole, tanto sconcerto , volumi, cemento sugli scogli… ed ecco il resoconto da sinistra”, di un volenteroso giovane Consigliere del Municipio del Medio Levante sul progetto del Nuovo Lido in corso Italia ( Newsletter ufficiale, inv. 15/11)
O.d.G. della 24° seduta della 2° Commissione Consiliare del 13 ottobre 2008. Linee progetto Lido: saranno presenti i progettisti.
Seduta
Alla presenza di un nutrito team di progettisti e dell’imprenditore Mario Corica, è stato presentato nei dettagli tutto il progetto di rinaturalizzazione (1) dello stabilimento balneare Nuovo Lido.
Il progetto tende a ricucire tutta l’area alla Linea Blu (linea guida del disegno di UrbanLab e Renzo Piano), ma soprattutto a decementificare (2) il più possibile garantendo accessibilità (3), fruibilità (4) e visibilità (5) maggiori.
Quanto presentato è ancora in fase di masterplan esplicativo delle linee guida che muovono l’intervento. Saranno demolite tutte le cabine in cemento sopra il cono visivo passeggiata/mare; è prevista una quota di residenze nell’area a Levante, fra il Lido e Boccadasse, una quota (6) adibita a Hotel e SPA e una quota di commerciale, di settore turistico/ricettivo.
Affascinante (7) la nuova costruzione del centro velico (8) che porterebbe “la vela” in Albaro che, insieme al nuoto (Stadio d’Albaro) e al tennis, faranno del quartiere un punto di rilevante interesse per lo sport a livello locale e nazionale.


Il progetto, rispetto agli elaborati di massima presentati risulta molto interessante ed è stato accolto positivamente da tutta la Commissione. Il punto critico (9) sul quale il dibattito si è soffermato è la mancanza di posteggi (10) a rotazione: da parte della Commissioni ci sono state richieste precise al costruttore per fare in modo che un progetto di così ampio respiro non possa essere soffocato dalla carenza di posteggi a rotazione in grado di garantire la mobilità dei visitatori e dei residenti (sic!).
Glossario:
( 1)rinaturalizzazione. Vedi decementificare
( 2)decementificare: togliere la pavimentazione in cemento. Aggiungere 2500 mq di residenze, 2000 di hotel, 3100 mq di bar, negozi, ristorante. Si ha così la rinaturalizzazione.
( 3)accessibilità: camminare su passerelle in legno a zig zag della lunghezza ciascuna di circa 200m. E’ un nuovo tipo di “struscio” ecologico perchè fatto in riva al mare su legno.
( 4)fruibilità: uso esclusivo de la mer per i proprietari dei 30 appartamenti pied dans l’eau e dei clienti dell’hotel rigorosamente in accappatoio bianco.
( 5)visibilità: sguardi gioiosi alla battigia e alla linea dell’orizzonte.
( 6)quota: quantità dall’aspetto immateriale, come le quote-latte Ue per i cittadini.
( 7)affascinante: chissà perchè si deve pensare solo a George Clooney.
( 8)centro velico: partenza da riva fra i bagnanti per barchine, laser, visto il fondale impervio e la carenza di pennello d’approdo.
( 9)punto critico: chi non ce l’ha? Basta farsene una ragione.
(10)mancanza di posteggi: argomento che provoca astinenza a destra e a sinistra. E allora? Costruiamone degli altri, sotto corso Italia, sotto i campi da tennis Campanella, sotto i giardini, arrivando in via Livorno dove anche D. Viziano ha un suo bel progettino di 120 box nella deliziosa verde valletta del Rio Parroco.
P.S: Sala Rossa Rossa, Tursi, mercoledì 12 novembre, audizione di associazioni come Legambiente, Italia Nostra, Ordine degli architetti sugli Indirizzi per il nuovo PUC.
Neppure un invito a contenere/eliminare lo spostamento dei volumi: continuerai a comprare in via dell’Acciaio e potrai costruire dalle suorine di via Zara. Va tutto bene.
(Bianca Vergati)