Comunicato stampa della Associazione per Cornigliano

Oggi, 19 gennaio 2009, la Corte di Appello del Tribunale di Genova, presieduta dal dott. Odero, ha emesso la sentenza di secondo grado nei confronti di Emilio Riva e dei figli Claudio e Fabio Arturo per inquinamento ambientale.
Il processo di primo grado, iniziato nel 2004, si era concluso nell’ottobre 2006 con la condanna dei suddetti imputati a 1 anno e quattro mesi.
Con la sentenza di oggi, in merito all’inquinamento causato dall’altoforno che era oggetto del nostro intervento, i giudici della Corte d’Appello hanno ritenuto, a causa di un vizio di procedura (ossia di un semplice cavillo legale), di “trasmettere gli atti al Procuratore della Repubblica di Genova”: di ripartire quindi daccapo con un altro procedimento penale, che tuttavia, come si sa, incontrerà la prescrizione ad inizio 2010.


Che dire di tutto questo? La prima reazione spontanea è la constatazione che noi dell’Associazione Per Cornigliano, per difendere il diritto alla salute dei cittadini in quegli anni bui di feroce inquinamento, ci siamo rivolti alla Magistratura perché la politica da decenni si mostrava impotente e non assolveva al proprio ruolo di tutela della cittadinanza.
Confidavamo di essere tutelati dalla Magistratura, che oggi, dopo sei anni di processo e fatiche immani da parte di noi cittadini nel porci contro un colosso quale il Gruppo Riva, decide di trasmettere nuovamente gli atti al Procuratore…
Resta tuttavia l’orgoglio dell’azione “titanica” che abbiamo portato avanti, grazie al valido aiuto dei nostri Avvocati, Stefano Savi e Roberto Damonte, che ringraziamo per la professionalità e la dedizione dimostrate in una causa dal forte significato morale.
Siamo anche soddisfatti dei nostri successi: l’essere stati riconosciuti come parte civile e come Associazione che tutela gli interessi degli abitanti; il fatto che, comunque, Emilio Riva e figli sono stati condannati in primo grado; il fatto che non sono stati assolti in secondo grado, ma dichiarati oggetto di ulteriori indagini.
L’attività della nostra Associazione prosegue come sempre: continueremo a sopperire alla noncuranza con cui da sempre vengono trattati i cittadini di Cornigliano, tutelandoli con ogni mezzo avremo a disposizione, sia di carattere civile, penale, politico o “mediatico”.
(Il Presidente Cristina Pozzi)