Enzo Costa – Il merito di farla breve

Come interpretare una politica sempre più ridotta ad annunci o semplici spot? Come sottrarsi a una informazione politica sempre più appiattita sulle sue manifestazioni spettacolari? E come riuscirci, oggi, in un paese costretto – per dirla con Scalfari – a riflettersi in uno specchio sempre più frammentato e sconnesso? Enzo Costa ci prova ormai da alcuni anni, ogni giorno, sulla prima pagina de Il Lavoro, le pagine genovesi di Repubblica. “Il Lanternino” – è il titolo del suo spazio – è la prova di come siano sufficienti spirito di osservazione e poche righe (o pochi frammenti dello specchio di cui ha scritto Scalfari) per capire fatti e personaggi del groviglio politico in cui siamo immersi. Per “Il Lanternino” sono i particolari che contano; e per capire bastano e avanzano. Leggerlo per convincersene.


“Farla breve”, da poco in libreria (Fratelli Frilli editori, 2009, euro 6,00) (*) è il titolo della seconda raccolta dei “lanternini” di Enzo Costa, un piccolo manuale di storia e , nello stesso tempo, un saggio di antropologia politica. Tra i protagonisti e le comparse della scena pubblica (politica, società, cultura), Enzo ha le sue preferenze. Oltre le fonti primarie della sua ispirazione – Berlusconi, Plinio, Biasotti, Monteleone, Enrico Musso, Baget Bozzo – sono molti i personaggi noti presi di mira. Delle affermazioni e dei proclami di ognuno Enzo non si limita a cogliere banalità o stupidaggine ma ne svela l’intima grettezza, la pericolosità politica.
Non solo ombre nei suoi “lanternini” ma anche riconoscimenti all’impegno democratico e alla qualità umana, professionale di tanti che danno il meglio di sé alla vita della comunità. Per fortuna!
“Farla Breve” diverte e fa riflettere. Ha ragione l’autore a sperare che la sua fatica si traduca in piacere di leggerlo.
(Oscar Itzcovich)
(*) La raccolta copre il periodo 2003-2008. La prima, “Lanternini per tutti”, sempre per i tipi dei Fratelli Frilli, copriva gli anni 2000-2002.