Cemento – Le vallette (erbose) non piacciono più

La “Variantona”, ultimo argomento di fuoco in Comune, provoca non pochi sussulti. La delibera metterebbe lo stop definitivo a nuove costruzioni lungo la ormai famosa linea verde: delineata da Renzo Piano è stata ripresa dai nuovi Indirizzi Urbanistici della Sindaco Vincenzi.
Una lodevole proposta attesa e apprezzata da molti, ma ecco che durante l’audizione presso il Consiglio il presidente per la Consulta edilizia dichiara secco: “Una occasione persa per Genova”. Perciò sono sorti dubbi, anche politici, la questione è rinviata, mentre si innesca qualche retromarcia: taglia un pezzo a levante, rimetti una pezza a ponente, la green line sembra ora tracciata da gente senza occhiali.


In gioco c’è molto: imprese, cittadini, coop rosse e, sorpresa, anche coop bianche insorte contro la delibera perché verrebbe bloccato un progetto di sei palazzine nella valletta verde di Rio Penego, sulla collina di Apparizione: “una modesta cooperativa di cittadini aspetta da una vita la prima casa”, dichiarava stizzita una signora tutta in tiro alla assemblea di Municipio del Levante.
In comune si medita dunque di variare la “Variantona” ancora da approvare, un emendamento per salvare i 90 appartamenti e per costruire con gli oneri di urbanizzazione la strada tanto agognata dai residenti di Apparizione, che vogliono arrivare in centro città senza tanti rebighi di traffico. Però c’è un’altra proposta, un percorso alternativo più in alto, meno costoso, e che non tocca il verde. Lo sostengono da tanto tempo gli abitanti di Via Shelley, strada privata che taglia la collina di Apparizione costeggiando i 40.000 metri quadrati sulla sponda destra del rio. Quei residenti il collegamento con le loro case se lo sono già fatti da soli, e se lo mantengono, mentre l’Amministrazione, a quasi venti anni dalle prime verifiche, ha incaricato lo stesso progettista delle nuove case di disegnare il tracciato più in basso, che passa giusto giusto dove dovrebbero sorgere le sei palazzine: per “interesse pubblico”, si intende.
Le vallette non piacciono più, sono pezzi di verde incolto, come natura li ha fatti.
Giace in un cassetto, ma prima o poi farà capolino, il progetto proposto tempo fa dal succitato rappresentante degli edili, 150 box da edificare in una deliziosa valletta detta del Rio Parroco in Albaro, vicino a Via Livorno. Anche qui comitato del no, più uno sparuto gruppo con una proposta di mediazione: fare solo un numero modesto di box, solo quelli necessari. “E allora io non faccio niente!” dichiarò l’imprenditore, suscitando grandi applausi e qualche dubbio.
In queste dispute di diritti disattesi, di chi vuole avere casa o box, di chi aspetta una strada nuova per far prima, di chi vuole mantenere la tranquillità abitando un po’ sul picco, ci rimetteranno probabilmente il verde, i boschetti, i rii tombinati e la tranquillità dei luoghi, ormai rari in città.
Intanto gli abitanti della zona, che ora si vedono proporre non una, ma due strade, sempre in attesa di servizi negati, chissà che penseranno in coda a semafori infiniti.
(Bianca Vergati)