Lettere – 17 febbraio 2010: cronache di un consiglio comunale

Pubblichiamo la cronaca di un consiglio comunale sull’acqua, segnalataci da un lettore. Il pezzo è apparso su un forum del popolo viola ed è stato riportato sul sito Meetup Beppe Grillo di Genova http://www.meetup.com/beppegrillogenova/boards/thread/8606595/.


Ieri ho assistito per la prima volta in vita mia ad una seduta del consiglio comunale di Genova. All’ordine del giorno c’erano alcune modifiche allo statuto, un argomento quindi molto importante in teoria.
E’ stato uno degli spettacoli più deprimenti che abbia mai visto in vita mia.
Tralasciamo che erano presenti solo i 2/3, perché tanto anche i presenti si facevano allegramente i cazzi loro. Uno parlava e gli altri si leggevano il giornale, entravano e uscivano, parlavano tra loro.
Gli unici punti importanti della discussione erano la questione dell’acqua pubblica e il mantenimento della denuclearizzazione, il resto degli argomenti che infiammavano i relatori erano: la redazione dello statuto in genovese, mettere il mare e la lanterna nel simbolo del comune, l’associazione degli ex consiglieri comunali…
Immaginatevi il livello della discussione…
Io sono andata per vedere come andava a finire il punto sull’acqua. Come comitato per l’acqua pubblica di Genova abbiamo chiesto ai consiglieri di inserire nello statuto che l’acqua è un bene privo di rilevanza economica. Tale dicitura potrebbe essere l’unica speranza di arginare la privatizzazione totale voluta dalla legge nazionale dello scorso anno.
Sembrava che ci fosse un accordo trasversale e che questa proposta sarebbe passata, come già successo per altri comuni italiani. Poi uno ha iniziato a quisquiliare su acqua potabile e risorsa idrica e hanno deciso di sospendere per 20 minuti.
I 20 minuti sono diventati 2 ore durante le quali si sono fatti la loro discussione nei corridoi, a gruppi, privatamente (ma a cosa serve allora fare una seduta del consiglio comunale? Potevano farsela in ufficio..) e davanti a dei dubbi di costituzionalità sollevati dal segretario generale (un tecnico, non un politico) hanno fatto quasi tutti retromarcia, il pd per primo che era tra i firmatari, senza neanche verificare quanto detto dal segretario. Del resto si capiva che lì dentro nessuno si era preparato sull’argomento, dei perfetti ignoranti che si fanno fregare (o forse non aspettavano altro) dal primo che sembra saperne qualcosa. Come anche lamentato dal presidente della commissione che da 5 mesi avrebbe dovuto lavorare su questi punti, visto che nessuno ha mai partecipato alla commissione. Eccoli smascherati i veri fannulloni del paese, non si degnano neanche di partecipare alla commissione e votano senza sapere un piffero, cambiando idea alla velocità della luce.
Alcuni dei motivi del cambio di idea hanno del patetico: si sono accorti ieri pomeriggio che Iride è una Spa e ciò sarebbe in contrasto col dire che a Genova l’acqua è un bene pubblico?
Qualcuno diceva che erano preoccupati perché mettere tale frase avrebbe fatto abbassare la quotazione dei titolo Iride in borsa. Ecco, la politica ormai è ostaggio della borsa valori!
Senza annoiarvi ulteriormente coi contenuti del contendere volevo chiudere raccontandovi anche come ‘sta manica di imbranati, oltre a non informarsi, non sapere parlare, né tantomeno dialogare, non era neanche capace a schiacciare i bottoni delle votazioni, bisognava continuamente correggere perché qualcuno aveva pigiato il tasto sbagliato. Patetici… Poi vista l’ora tarda qualcuno ha iniziato a fare delle sceneggiate furiose appigliandosi a qualunque motivo per potersene andare a casa, fingendo una crisi di collera… Uno spettacolo osceno nel complesso. All’inizio c’era una classe di bambini ad assistere, ma dovrebbero vietare questi spettacoli ai minori di 18 anni!!…
In mezzo a quel marasma salvo i due consiglieri che fanno parte del comitato acqua e che hanno fatto di tutto per portare avanti la proposta. Antonio, a cui confessavo la mia depressione per quello spettacolo disgustoso, mi ha detto “eh guarda che oggi è stata una delle sedute di più alto livello!!….”. Aiuto, figuriamoci il resto. Quando andiamo a votare pensiamo bene a chi dare la fiducia, sforziamoci di conoscerlo, capire se è un persona degna o no. Questo è il minimo nostro dovere, in realtà dovremmo cercare di fare di più per salvare il nostro paese da questo baratro.
A volte mi stupisco come nonostante tutto questo, gli scandali, la corruzione, siamo ancora in piedi. E’ un miracolo ma credo non potrà durare molto.
Ah, naturalmente se ne sono infischiati della richiesta di 25 associazioni genovesi che chiedevano l’inserimento nello statuto del punto sull’acqua, abbiamo scritto a ciascuno di loro, ma figurati se si degnano di rispondere!!