Città – La bocca del lupo

Un film da non perdere, vincitore del 27° Torino Film Festival e che pochi giorni fa, al 60° Festival di Berlino, s’è aggiudicato il “Premio Caligari” e il “Teddy Award”, quest’ultimo dedicato alle opere con tematica omosessuale.
Per il soggetto, il trailer, le interviste col regista, la critica, i dati sulla produzione e altro si rimanda ai link in calce, coi relativi ulteriori richiami al loro interno.
Aggiungiamo solo che si tratta di una delle più riuscite rappresentazioni della città di Genova e del suo spirito ricco di umanità, dei suoi malesseri e contraddizioni e al tempo stesso della sua capacità di accogliere, includere e rispettare chiunque.


L’autore Pietro Marcello, non genovese, elabora un originale linguaggio filmico sperimentale non fine a se stesso, ma funzionale a un risultato di grande coinvolgimento emotivo e intellettuale. Ben lontano da certi scontati stereotipi cui ci hanno abituato tante realizzazioni più o meno recenti.
Riprese odierne sono alternate a spezzoni di film di varia epoca e qualità, più o meno sgranati, sia professionali sia amatoriali, a colori o in bianco e nero o in seppia. Esistenze ai margini della società, in centro e allo Scoglio di Quarto, la riconversione di Cornigliano e cupi notturni di Via del Campo si mescolano alla vita nei retroterra portuali di decenni addietro, tra le vie Gramsci e di Prè ben altrimenti animate rispetto ad oggi, con ritrovi dai nomi esotici e il mercatino di Shangai (OLI 235). Ritornano agli occhi le macerie postbelliche di Sarzano e Castello, i cantieri navali di Sestri Ponente al lavoro e in demolizione, remoti bagni di mare.
Una Genova vera, autentica, narrata senza fronzoli con asciutto rigore, sgradevolmente splendida nella sua ammaliante bruttezza che prende le viscere, affascina e invoglia a perdercisivi.
La stessa Genova a suo tempo cantata da De Andrè, ma senza l’insopportabile compiaciuta retorica che sempre più spesso ormai l’accompagna.
In questo scenario i protagonisti raccontano se stessi e la loro tenerissima storia d’amore, mettendosi in gioco e a nudo fino in fondo, senza alcun timore.
Il tutto, di tanto in tanto, col magistrale contrappunto della voce narrante di Franco Leo, attore prediletto di Carmelo Bene.
Un film da vedere.
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=47736&film=La-bocca-del-lupo
http://tv.repubblica.it/copertina/la-bocca-del-lupo-a-berlino/42810?video
http://www.gay.it/channel/cinema/28112/La-Bocca-del-Lupo-divora-il-teddy-Award-di-Berlino.html
(Ferdinando Bonora)