Il vizio. Anche nella finanziaria misure ad personam

Il Governo al Senato ha imposto la fiducia su una finanziaria racchiusa in un solo articolo di 591 commi. Un modo di legiferare che rientra pienamente nelle recenti critiche di Ciampi alla mancanza di chiarezza nell’attività parlamentare, ciò che contrasta “con l’articolo 72 della Costituzione, secondo cui ogni legge deve essere approvata articolo per articolo e con votazione finale


Rispetto a questa legge finanziaria, molti osservatori istituzionali e lo stesso FMI hanno ipotizzato che occorrerà per il 2005 un’ulteriore manovra correttiva di almeno 7 miliardi di euro. L’emendamento approvato prevede ora nuove spese a carico dei cittadini. Ne elenchiamo alcune emblematiche:
a) Per le attività di monitoraggio delle politiche pubbliche adottate dal Governo, di analisi del loro impatto sul Sistema-Paese, di informazione e comunicazione istituzionale sulle riforme attuate, il Presidente del Consiglio dei ministri, ovvero il Ministro a ciò delegato, può avvalersi di enti o istituti di ricerca, pubblici o privati, di istituti demoscopici nonché di consulenti dotati di specifica professionalità. A tal fine è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2005 e 2006 (comma 265). Come osserva Barbara Fiammeri (Il sole 24 ore, 18 dicembre): in campagna elettorale le spese si moltiplicano. Si osservi che l’onere sarà tuttavia limitato “solo a 2005 e al 2006”, gli anni delle scadenze elettorali delle regionali e delle politiche. La coincidenza è da ritenersi puramente casuale.
b) Allo scopo di promuovere il potenziamento della strumentazione tecnologica e l’aggiornamento della tecnologia impiegata nel settore della radiofonia … è autorizzata la spesa di 1 milione di euro annui a decorrere dall’anno 2005. L’accesso ai benefici rimanda al comma 190 della legge n. 350/2003 che stabilisce che dei contributi possano beneficiare le “emittenti radiofoniche nazionali a carattere comunitario”. Che sono solo due, Radio Padania Libera (la radio della Lega) e Radio Maria. E’ evidente che tale norma è stata espressamente disegnata sulle esigenze delle stesse (in particolare di Radio Padania, attesa la limitata copertura di cui dispone rispetto alla caratura “nazionale”), perfezionando una precedente normativa di identica sostanza (comma 218). (http://www.amministrativo.it/public/visual737.asp)
c) deroga alla legge Merloni per i lavori di edilizia pubblica commissionati dai servizi segreti. La legge Merloni stabilisce che per i lavori pubblici sono obbligatorie le gare europee, aperte e trasparenti, salvo rare e precise eccezioni. Il comma 245 del maxi emendamento dispone che, a quelle rare e precise eccezioni, vanno aggiunti i lavori che toccano organismi come il Cesis, il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza, il Sismi, cioè il Servizio informazioni sicurezza militare, e il Sisde, cioè il Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica. Questi servizi, per quel che se ne sa, avevano già manifestato qualche insofferenza per la «Merloni» e hanno avuto a che fare negli ultimi tempi con vari lavori di edilizia pubblica (caserme, postazioni, infrastrutture varie…) ma anche con lavori di edilizia privata, sebbene si tratti di un solo caso, e cioè i lavori riguardanti la proprietà di un cittadino, sia pure speciale: Villa Certosa a Portorotondo (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 17 dicembre 2004).
(Oscar Itzcovich)