OLI 420: POLITICA – Il Movimento 5 Stelle alle regionali 2015

(Paolo Putti e Beppe Grillo il 15 aprile 2012 )

L’organizzazione della squadra per la competizione elettorale per le prossime regionali in Liguria, nel Movimento 5 Stelle, è stata legata ad un piccolo post-scriptum di un post sul sito beppegrillo.it: “Paolo Putti non è il referente dello staff di Beppe Grillo per le elezioni regionali in Liguria”. Per comprendere cosa sia accaduto, occorre fare un passo indietro, a novembre 2014, quando Putti era stato indicato da Casaleggio e Grillo come il referente per le elezioni regionali per la parte di organizzazione delle “regionalie” (le primarie del M5S), svolte come al solito online e aperte a chiunque fosse registrato sul sito del Movimento 5 Stelle.
Lo scopo di questo affidamento, differente da quello delle elezioni nazionali (affidate al gruppo consiliare savonese del M5S) e poi di quelle europee (sempre affidate a Savona ma questa volta ai loro parlamentari) era un messaggio molto forte di Grillo alla presenza di situazioni di litigio permanente tra vari gruppi territoriali, come accade in Liguria da sempre. Putti, evidentemente, era stato considerato in grado di dirimere tali conflittualità, ed in effetti, a differenza del 2010 quando il Movimento non si era agglomerato, questa volta il M5S si presenterà con una lista ben nutrita di 24 candidati consiglieri.
Graticole, incontri, banchetti, presenza sui territori, tutte le regole classiche del M5S, poi apparentemente in modo inatteso nasce una proposta diversa per la scelta del candidato presidente, che era invece indicata nelle indicazioni dello “staff” milanese da effettuarsi tra i 24 candidati con un’elezione online, La “proposta Putti” viene esplicitata in un articolo pubblicato il 12 gennaio 2015 sul sito genova5stelle.it e sostenuta da molti consiglieri e attivisti liguri. La proposta era quella di aprire alla possibilità di scegliere un candidato esterno al Movimento, consentendo a chiunque di indicare un nome sia tra i candidati già precedentemente scelti che nella “società civile”, come già fatto per le quirinarie nel 2013. Poi, una elezione online tra gli iscritti cinquestelle avrebbe consentito di votare, consentendo quindi di allargare la possibilità di vittoria alle regionali 2015.
Ma il risultato è stato un no secco di Grillo, e a distanza di pochi giorni da questo, è uscito il post scriptum citato in apertura.
Non si intende entrare nel merito delle scelte del capo politico del Movimento, ognuno è libero di indicare delle strade politiche che ritiene migliori e se ne assume, come sempre, gli onori e gli oneri di fronte agli elettori; certamente il metodo di comunicazione scelto lascia con l’amaro in bocca chi ha visto e vissuto da vicino l’impegno dimostrato da Paolo Putti per traghettare il Movimento verso le regionali 2015 in Liguria.
(Stefano De Pietro – foto di Giovanna Profumo)