OLI 347: CITTA’ – Fabrizio De André in un memory shop

È possibile che la maggioranza delle persone ne sia rimasta entusiasta.
E che il flusso turistico nella zona abbia registrato un incremento mai visto.
E che sia assolutamente vero che quella – come declama il banner all’altezza di Porta dei Vacca – sia “la nuova casa dei cantautori genovesi”. Anche se altri hanno prodotto il certificato di residenza.
Tuttavia entrando nel negozio di via del Campo 29 rosso – piccola galleria con vetrine di oggetti, foto e ricordi che si apre in uno spazio adibito a memory shop – è lecito provare tristezza. E poiché la tristezza in De André è stata declinata in molte canzoni, concesso è immaginare la sua nel veder trasformato lo storico negozio di Gianni Tassio in tappa di partenza di un “pellegrinaggio laico” per migliaia di suoi fan. Privilegio di Faber è non toccare con mano, per provare la distaccata costernazione di chi non è più tra noi. A sostenere la trovata geniale il Gruppo Viziano e il Comune di Genova.
Adesso Fabrizio De André è “progetto”, parte di “itinerari certificati viadelcampo29rosso”, prodotto, anche Fondazione: l’esatto contrario di quello che cantava nelle sue canzoni. Non ci sarebbe da stupirsi nel vedere il suo nome associato ad una marca di olio, pesto o salsa di noci.
Viene in mente la Corazzata Potemkin di fantozziana memoria.
(Giovanna Profumo, foto di Ivo Ruello)