Europa. Vergogna per Vichy riabilitazione per Salò

Parigi è piena di manifesti che invitano a visitare il nuovissimo “Memorial de la Shoah” (www.memorialdelashoah.fr), inaugurato il 25 gennaio di quest’anno.


Per entrare lunga coda. Anche il museo è strapieno di visitatori, sia giovani che anziani, attoniti tra i modernissimi spazi che evocano efficacemente l’Olocausto. Su un lungo muro sono scolpiti i 67.000 nomi degli ebrei francesi internati, complice la repubblica di Vichy. Due maxi schermi, digitando il loro nome, proiettano fotografia, dati anagrafici, campo di internamento, soluzione finale. Per pochissimi l’informazione “sopravvissuto”.
Altrettanto impressionante il percorso museale con manifesti, documentazione, leggi emanate dal governo collaborazionista, oggetti, fotografie delle retate e dai campi di sterminio.
Esci frastornato e ti ritorna in mente il discorso fatto poche settimane fa dal presidente Chirac, uomo di destra, all’inaugurazione di questo tempio della memoria ”…sono venuto a ricordarvi la promessa del nostro paese di non dimenticare mai quello che non si è potuto impedire… A quelli che vorrebbero negare questa realtà, negare questi fatti, negare questa storia io dico solennemente che saranno perseguiti e condannati con tutti i rigori della legge… Ricordare è anche trasmettere…”
Fuori compri i giornali italiani. Su la Repubblica (16 Febbraio) leggi incredulo: “Non esistono più buoni e cattivi, ridò dignità agli ex combattenti”. Questo infatti il titolo della intervista al senatore Tofani di AN, il presentatore del disegno di legge per riconoscere ai combattenti della repubblica di Salò la qualifica di belligeranti e quindi l’equiparazione reduci fascisti con Resistenza. E alla domanda del giornalista: “Ma Fini lo sa?” il senatore risponde: “E certo. Questa volta non ha fatto il pesce in barile, sa tutto e approva tutto…” A proposito della storia insegnata ai giovani Tofani, insegnante, aggiunge “La incastono nell’unico modo possibile… la storicizzo… qui non si fa differenza tra buoni e cattivi”.
Altra proposta di legge che ci allontana dall’Europa… C’è da vergognarsi di appartenere a “questa Italia”, alla nazione del modello prospettato dalla Casa delle Libertà, in controtendenza con l’Europa, soprattutto sul fascismo strisciante, nonostante battute e frasi opportunistiche per raccattare credibilità a buon mercato.
(Vittorio Flick)