Dopo-Berlusconi. In arrivo un’eredità di sudore e lacrime

Dio liberi il centrosinistra dal subentrare in questo momento al centrodestra! Andare al governo, per trovarsi impantanati nella palude creata dall’incosciente ottimismo di Berlusconi, dalle sue immantenibili promesse, dal “tutto va ben, madama la marchesa!” conclamato da tutti i suoi giornali e da tutte le sue TV? Vada avanti lui!, che più va avanti, più va indietro.


Ma se davvero si dovesse andare alle elezioni, almeno questo: che la campagna elettorale del centrosinistra sia onesta e sincera; non asperga l’orlo del calice di soavi liquor, non usi vaselina, non blandisca l’elettore con immagini di paradiso in terra. Dica le cose come stanno: dica dei sacrifici che occorrono, delle comodità cui sarà necessario rinunciare, delle tasse che andranno aumentate, delle maniche che dovremo rimboccarci, del sudore – se non delle lacrime e del sangue – che sarà giocoforza spremere.
Chiarendo – s’intende – che a pagare il tutto si comincerà dall’alto e non dal basso; e che solo nelle famiglie marce c’è chi possiede uno yacht quando suo fratello non ha abbastanza da mangiare. Una campagna senza lusinghe e senza caramelle. Se poi vincerà ancora Berlusconi, con le sue ciance sul pericolo comunista e sulla svalutazione che è solo apparenza… amen! Se ne riparlerà la volta dopo, o quella dopo ancora! Ma quando arriverà la volta buona, vorrà dire che l’Italia sarà finalmente e davvero matura.
(Luigi Lunari)