OLI 271: ECONOMIA – Una “strana” agenzia di rating

Si chiama “Transnationale”, si pronuncia alla francese “transnasional”, si legge in tante lingue tra le quali un ottimo italiano. Sarà per la sua origine francese, patria della nascita dell’uso del computer a fini informativi, ma si tratta di un sito di quelli da tenere tra i preferiti: una classificazione a tutto tondo di oltre 13mila aziende nel mondo, non limitata ai soli dati finanziari ma, anzi, piuttosto al livello di rating etico.
Un primo sguardo a it.transnationale.org lascia ben impressionati: molte informazioni e poca grafica, rapido e zeppo di contenuti. In basso, un collegamento alle informazioni sul sito, a cosa serve e come si usa. I dati sulla valutazione etica sono disponibili in forma gratuita, così come la composizione dell’arco sociale di proprietà. Per fare una prova, una a caso, si cerca Mediaset.
Il risultato è: sede in Via Paleocapa a Milano, email di un referente, i marchi detenuti (Canale 5, Cuatro, Digital + (22%), Italia 1, Jumpy, Publitalia, Rete 4, Rete Europa). Più sotto i quattro azionisti (Abu Dhabi Investment Authority, Fininvest, Lehman Brothers Holdings, Putnam LLC), un conto corrente nel paradiso fiscale del Liechtenstein. Alcune informazioni sono solo disponibili per gli abbonati, peccato, anche se è facile intuire il lavoro di raccolta dati e di elaborazione che sta dietro un programma simile. Tra gli azionisti di Mediaset c’è Fininvest, il cui azionista al 100% è il Presidente del Consiglio dei ministri, dott. Silvio Berlusconi. Certo, non il presidente, solo il proprietario totale. Quindi il Silvio nazionale è proprietario del 34,3% di Mediaset, che detiene il 100% di Canale 5 (ad esempio). Un bel sistema di verifica, questo sito!
Resta da verificare la freschezza delle informazioni contenute, per questo sarebbe bello ricevere un feedback proprio dai lettori. Per concludere, il pensiero ispiratore di questo immenso lavoro è di Ghandi: “Lo sfruttamento del povero può essere fermato, non eliminando alcuni millionari, ma rimuovendo l’ignoranza dei poveri ed insegnando loro a non cooperare con gli sfruttatori. Ciò convertirà anche questi sfruttatori.” (Mohandas K. Gandhi, Haryan, 28 luglio 1940).
Lo ha detto il Mahatma, non servono altre parole, buona navigazione.

(Stefano De Pietro)