Incendi. Amministrazione e politica

Non è perché la stagione dei fuochi si sta avvicinando che la notizia degli stanziamenti (Regione e Comune) di 2 milioni di euro per rifondere i danni degli incendi del febbraio scorso si è guadagnata un certo rilievo sulla stampa locale. Le ragioni infatti sono altre.


La principale – ha dichiarato Burlando – è che al di là della decisione in se stessa, questa delibera è la prima di un nuovo metodo di lavoro: “Ogni settimana vengono delegazioni in Consiglio regionale a sottoporre i loro problemi. Noi abbiamo deciso di dare conto del risultato: la delegazione di Pegli era venuta al primo consiglio regionale e 21 giorni dopo abbiamo istruito la pratica”. Quanto allo Stato, ha aggiunto Burlando, “non stanzia una lira perché non la giudica una calamità naturale”. In proposito non è chiaro cosa pensino lo stesso Burlando e i tecnici regionali e comunali. Circa gli incendi di febbraio la stampa locale ha alimentato a suo tempo una doppia lettura. Da un lato appunto “la calamità naturale” conseguenza della stagione secca e dell’abbandono (evidentemente giudicato “naturale”) dall’altro ha sostenuto la natura dolosa degli incendi provocati ora da piromani ora da maldestri pastori… Resta il fatto che gli incendi si sono sviluppati su un territorio completamente antropizzato – attorno a case, aziende, quartieri ecc. – e non si riesce a capire quale rapporto vi sia tra il risarcimento dei danni privati e gli interventi miranti a fronteggiare il probabile ripetersi degli eventi. Quanto ai danni la Forestale aveva presentato alla fine dello scorso febbraio (quotidiani del 25 febbraio) un corposo dossier: per i 1.500 ha andati a fuoco i danni alla vegetazione e alle proprietà ammontavano a circa 15 milioni di euro. Agli stessi si dovranno probabilmente aggiungere quelli connessi alla maggiore friabilità, con relativo rischio di frane in caso di forti piogge, del suolo reso spoglio di vegetazione. Problemi molto seri che però non hanno alcun rapporto con gli interventi appena finanziati. Perché? Perché la politica forestale è un’altra cosa. Proprio per parlarne, Giovedì 30 Giugno si terrà a Sestri Levante (GE), presso il Centro “Nua Natua” Loc. Vallegrande, il Convegno Nazionale, promosso da Federforeste (www.federforeste.org) in collaborazione con “Nua Natua”, sul tema “La gestione associata per la salvaguardia ambientale e forestale del territorio”. Il Convegno si propone di sottolineare l’importanza delle istituzioni politiche locali e dell’associazionismo nel campo della forestazione e della salvaguardia dell’ambiente. Fronteggiare le situazioni di rischio, dicono gli organizzatori, fa tutt’uno con la gestione quotidiana delle risorse ambientali e forestali. Come dire che se non vogliamo continuare a pagare i danni forse dovremmo spendere i soldi diversamente. Chissà se ci andranno anche i tecnici della Regione…
Manlio Calegari