Al fuoco/1. Gli incendi secondo “Nua Natua”

“Nua Natua” è il parco alle spalle di Sestri Levante che il 30 Giugno 2005 ha ospitato il convegno organizzato da Federforeste sulla “Gestione associata per la salvaguardia ambientale e forestale del territorio”.


Nuda natura, nuda come i versanti sui quali il parco si adagia affacciandosi al mare, dove l’incendio dello scorso anno ha incenerito tutto, portandosi via addirittura qualche palmo di suolo. Luogo adatto a discutere come fronteggiare situazioni di rischio come gli incendi boschivi. Ci siamo chiesti (OLI n. 62) quanta attenzione l’incontro avrebbe riscosso presso le amministrazioni regionali, e abbiamo trovato, tra i partecipanti alla tavola, docenti delle università di Genova e Torino, il presidente ed il vicepresidente della Federforeste, l’assessore provinciale ai parchi ed alle aree protette Duglio, l’assessore regionale all’agricoltura floricoltura caccia e pesca, protezione civile e antincendi boschivi Cassini, l’assessore all’ambiente e difesa del suolo di Sestri Levante Zonfrillo.
L’occasione per il convegno era soprattutto il debutto del neonato consorzio forestale di Sestri Levante, sorto, all’interno dell’iniziativa nazionale “Progetto Foresta Appenninica”, per provvedere alla frammentazione endemica dei boschi liguri e tentare di porre le basi per una politica di gestione comune. L’unica in grado di porre un argine al problema incendi, attuando interventi di recupero del bosco dove ora esiste solo abbandono ed incuria.
Non lo si è detto mai apertamente, ma è trapelato nel corso degli interventi: il consorzio non è nato tramite la convocazione e l’assenso di tutti i proprietari delle particelle in cui i pochi ettari di bosco coinvolti sono polverizzati. E’ frutto della pubblicazione della sua esistenza all’albo pretorio, a cui nessuno di è dichiarato contrario nei termini di legge: una sorta di “chi si oppone parli ora o taccia per sempre”. E tra i numerosi possidenti del Bosco Abbandonato (Morti? Emigrati? Inurbati senza ritorno?) nessuno ha parlato.
Eleana Marullo