Iit – Il fiore all’occhiello si è un po’ appassito

Istituto Italiano di Tecnologie (Iit) paralizzato, trasferimento a Morego congelato. Roberta Pinotti pronta a presentare un’interrogazione in Parlamento: “Non so cosa stia succedendo, ma voglio sapere come mai in questo momento l’Iit è nell’impossibilità di muoversi (la Repubblica- Il Lavoro, 11 ottobre).


Vari sono i problemi che lo travagliano.
Prima di cominciare ha cambiato già tre sedi: scartata quella iniziale di Quarto perché inadatta, quella successiva dei Magazzini del Cotone (definita “tipica toppa”), sembrava si fosse arrivati finalmente all’individuazione della sede di Morego, a Genova Bolzaneto. Roberto Cingolani, il direttore scientifico dell’Iit, dopo l’ultimo sopralluogo fatto a metà di settembre, si era dichiarato entusiasta. Tutti i test effettuati sulla congruità del sito con attività di ricerca scientifica nel campo delle nanotecnologie, delle neuroscienze e della robotica avevano dato risultati positivi. Solo eccentrico pareva lo scetticismo di alcuni esponenti della Cdl estranei al progetto: “Non ci sembra adatto per attirare cervelli dall’estero. Più che l’edificio, ci sembra inadeguato il contesto urbano circostante”. (Il Secolo XIX, 27 settembre).
La scelta dei candidati alla direzione dei laboratori di ricerca, un compito lungo e complesso, si è conclusa a metà settembre. Di 155 candidati ne sono rimasti 23. Secondo Cingolani, una decina di questi è addirittura a livello di Nobel (Corriere mercantile, 19 settembre). Senonché a fine settembre, come era del resto previsto, Cingolani è scaduto dal suo incarico e non si sa se sarà riconfermato. E’ anche scaduta la fase di gestione commissariale che era stata affidata all’ex Ragioniere dello stato Vittorio Grilli. Non è stata fatta, come il governo invece doveva, la nomina dei primi tre componenti del Consiglio necessari alla gestione ordinaria della Fondazione Iit. Quindi, dal 1° ottobre, l’Iit è acefalo.
“Voci romane dicono che l’impasse potrebbe essere l’ennesimo aspetto del disaccordo tra il Ministro dell’Economia e il Ministro della Ricerca scientifica sulla gestione dell’Iit” (la Repubblica, 11 ottobre). Ma qualcuno riconduce la questione, non tanto a un improbabile braccio di ferro tra Letizia Moratti e Tremonti, ma a un intreccio di questioni finanziarie e di visibilità politica del centrodestra.
Infatti, in questi ultimi due anni sono stati impegnati solo 7 milioni di euro dei 150 promessi (50 nel 2004 e 100 nel 2005) per sostenere la ricerca e l’effettiva operatività dell’Iit. Inoltre, sembra che quell’Iit pensato da Bossi e Tremonti per la Liguria di Biasotti non vada tanto bene nella Liguria del centrosinistra e, di conseguenza, la tante volte dichiarata intenzione di questo governo di dare priorità alla ricerca e allo sviluppo tecnologico si sia notevolmente ridimensionata. Se così fosse, la diffidenza di tanti ricercatori che lavorano all’estero (italiani e stranieri) ad avvicinarsi a una struttura che pareva nata sotto il segno di interessi politici contingenti, troverebbe purtroppo conferma.
Bene ha fatto quindi Burlando ad annullare la cerimonia di inaugurazione della nuova sede dell’IIT a Morego (la Repubblica, 13 ottobre, Gio. M.). Sembra che il decollo dell’IIT, quello che dovrà essere il fiore all’occhiello della ricerca tecnologica italiana, abbia ancora davanti un iter tormentato.
(Oscar Itzcovich)