Manuali – Come scrive e parla il perfetto forzista

La sovraesposizione mediatica di Berlusconi e dei suoi è iniziata. Un pezzo di Curzio Maltese (Repubblica, 11 gennaio), dopo la doppia comparsata del premier su La7, ci avvisa: “Da qui al 9 aprile il premier replicante ci farà vedere cose che noi umani non potevamo nemmeno immaginare.” Così, nelle nostre città, dopo i manifesti sottotitolati “operazione verità”, sono apparsi quelli, sibillini ma rassicuranti “ITALIA, FORZA non aver paura, hai letto bene”.


Il momento, però, è drammatico. I sondaggi danno il centrodestra ancora “sotto” e allora …
Sul sito www.motoreazzurro.it ecco i consigli per controbattere l’offensiva dei detrattori, per proseguire, dal basso, l’operazione “verità”: “Contribuisci anche tu a far conoscere la verità sui risultati ottenuti dal governo Berlusconi!” recita la pagina web di metà dicembre.
Il compito richiesto a iscritti e simpatizzanti è semplice: esprimere un pensiero forzista sulle pagine dei giornali e nelle trasmissioni radiofoniche. Per farlo, senza mettere il piede in fallo, un rivoluzionario vademecum:
Radio
Telefona presto. Chiama all’inizio della trasmissione: avrai più possibilità di essere inserito nella scaletta degli interventi.
Continua a chiamare. Se la linea è occupata, insisti. Prima o poi prenderai la linea, specialmente se stai chiamando una radio locale.
Decidi prima quello che dirai. Scriviti i punti principali del tuo intervento: ti aiuterà ad organizzare quello che vuoi dire prima di andare in onda.
Abbi ben chiaro il punto centrale di quello che vuoi dire. Preparati a riassumere quello che stai per dire in una frase sola. Una volta in onda, più sarai chiaro e focalizzato su una sola idea, più sarai incisivo.
Sii chiaro e conciso. Quando sei in onda, vai veloce al punto centrale della tua argomentazione. Se intendi fare riferimento a qualche cosa che è stata detta da un’altra persona, sintetizza rapidamente per gli ascoltatori, che potrebbero non averla sentita.
Giornali
Manda una lettera firmata. Di regola una lettera firmata ha maggiore autorevolezza di una anonima.
Cerca di essere chiaro e conciso. Scrivi lettere brevi e chiaramente focalizzate su un punto preciso. I giornali di solito accorciano le lettere prima di pubblicarle, per cui è meglio che la tua lettera sia breve.
Enuncia subito chiaramente il nocciolo di quello che vuoi dire. Assicurati che il punto fondamentale della tua lettera sia chiaro già nella prima frase.
Tratta un solo argomento per volta. Dedica ogni lettera ad un solo tema.
Se poi avete bisogno di rinfrescarvi un po’ la memoria, c’è il depliant in “45 punti, per fare, per crescere, per essere liberi” dove, come se si trattasse d’una lista della spesa, vengono snocciolate azioni e cifre del Governo Berlusconi e alcuni avvenimenti nazionali ed internazionali di questi anni (nella sezione: “superando tutto quello che è successo”). Si possono leggere così, senza soluzione di continuità: “Governi di sinistra: nuove tasse, nessuna riforma” (1996-2000); “Ingresso nell’euro a condizioni sfavorevoli per l’Italia” (1997-2000); “Buco di bilancio lasciato dalla sinistra”; “Attacco terroristico. New York”; “Depressione dell’economia mondiale” (2001); “Concorrenza sleale prodotti cinesi”; “Attacco terroristico a Madrid” (2004); “Effetti euro forte su commercio ed esportazione”; “Grande aumento del prezzo del petrolio”; “Attacco terroristico a Londra” (2005).
Tutto chiaro?
Bene, adesso potete prendere in mano il telefono o decidere di scrivere una lettera.
(Tania del Sordo)