Regione – Si chiama turn over si legge regalo

Un certo numero, ma non si sa quanti, dipendenti (non dirigenti) della Regione e dei suoi Enti strumentali (Arpal, ERSU, ARTE …) sono in procinto di ricevere un inatteso e bel regalo: fino a 24 mensilità a chi di loro, avendone i requisiti (per vecchiaia o anzianità), decide di andarsene effettivamente in pensione. L’esatto contrario del bonus governativo per rinviare la pensione.


Questo è ciò che ha deciso la giunta regionale l’11 Gennaio con la legge 10/149 contenente norme integrative alla Legge finanziaria regionale ed al suo collegato.
Lo scopo che viene dichiarato è quello di “Accentuare il processo di turn-over” al fine di ridurre l’organico fino ad ottenere un risparmio del 10% delle spese di personale.
Bella idea. A volte per governare processi di ristrutturazione le aziende lo fanno, rendendone conto ai loro consigli di amministrazione. Ma in questo caso l’azienda che ha deciso questa liberalità è pubblica, si tratta quindi di soldi pubblici, e sarebbero quindi gradite pubbliche risposte ad alcune domande:
– Su quali elementi si fonda l’ipotesi che questa regalia accentuerà il processo di turn over fino produrre un risparmio del 10% delle spese del personale? Su quali elementi ci si basa per escludere che il tutto non si risolverà invece in una erogazione a fondo perduto a chi in pensione ci sarebbe comunque andato, tanto più che il 2008 è l’anno di confine per l’accesso alla pensione di anzianità?
– Questo regalo sarà offerto a tutti coloro che raggiungeranno i requisiti per la pensione, indipendentemente dal loro numero complessivo, dai ruoli ricoperti, dalla maggiore o minore utilità della loro prestazione? In caso contrario (nel provvedimento viene detto che questa misura verrà attuata nei limiti degli stanziamenti della regione, che però non vengono indicati) che tipo di selezione verrà operata, con quali criteri? Fino a quale limite si spesa?
– Si è calcolato l’effetto che questo provvedimento può indurre su ulteriori vaste schiere di pubblici dipendenti? Comuni, Provincia, Comunità montane… perché a loro no?
La cosa interessante è che questa misura comporterà un improprio onere pubblico sia se funzionerà a dovere (in questo caso la Regione Liguria sarà responsabile di aver determinato una aggravio di oneri a carico dell’INPDAP – Istituto Nazionale Previdenza Dipendenti Aziende Pubbliche), sia se non contribuirà affatto a modificare le scelte dei lavoratori (in questo caso i soldi erogati saranno un puro e semplice spreco a carico dei contribuenti, già chiamati ad aumentare il loro apporto in termini di tasse, tickets, ecc…)
Quello che si sa, e che può aiutare a formulare qualche ipotesi su questo strano provvedimento, è che in Regione i Dirigenti che vanno in pensione ricevono già da parecchi anni un bel regalo: più o meno 200 milioni di lire (oltre al TFR). Il recente provvedimento indirizzato ai non dirigenti è stato preceduto da un accordo con le rappresentanze sindacali interne concluso senza coinvolgere i “vertici sindacali”.
Una ventata di egualitarismo e di sindacalismo di base percorre le stanze della Regione.
(Paola Pierantoni)