Giornali – Quando l’informazione fa il suo mestiere

E’ Repubblica Lavoro che il primo maggio scorso lancia la notizia “Fondazione Carige. Le elargizioni di Vinai”. Vinai, Opus Dei e legami nella segreteria di stato vaticana, è il giovane vicepresidente della Fondazione Carige; fiduciario, localmente, della Curia e di Scajola. Nelle scorse elezioni è lui, più del coordinatore ligure del Pdl Scandroglio, il referente dei berlusconiani. Secondo Repubblica Vinai usa del suo ruolo di vicepresidente della Fondazione per finanziare associazioni di cui fino a poco prima è stato presidente o dirigente e la cui sede fa tutt’uno col suo studio professionale. Associazioni le cui finalità sono limpide solo sulla carta e per giunta sono espressione di attività di partito, berlusconiano ovviamente. Lui, Vinai, si difende: “Non c’è nulla di vietato, soldi anche agli amici Ds”. A Repubblica insistono (3 maggio): “La Fondazione che piace all’Opus Dei” dove oltre a Vinai si parla di un altro giovane membro del consiglio della Fondazione, il trentenne Simeon, che Capitalia ha nominato ambasciatore di Mediobanca in Vaticano. A Genova oltre che nel Cda del Galliera è priore del Magistrato di Misericordia, ente religioso presieduto da Bagnasco, che amministra i lasciti alla chiesa (immensi!) delle famiglie genovesi. Una carriera portentosa e una sola buccia di banana: la condanna per corruzione di un suo collaboratore; robetta di questi tempi.


Repubblica non molla (6 maggio): “Colpo doppio di Vinai. Oltre ai soldi per lo sport, 180 mila euro a un altro ente con sede in casa sua”. Ancora (Repubblica 7 maggio): “Fondazione, un lavoro per gli amici. A casa Vinai i corsi per i giovani, soldi anche al neodeputato Scandroglio”. Nuove conferme dei finanziamenti elargiti a onlus e cooperative sociali targate Forza Italia.
Ha voglia Vinai a minimizzare; l’inchiesta di Repubblica ha fatto centro: Carige e Fondazione sono nervosi e accusano Repubblica d’essere “tendenziosa”. Repubblica insiste e dà notizia (9 maggio) di “Nuove carte sui finanziamenti alla Parzival” una delle cooperative sociali benedetta da Vinai.
L’imbarazzo cresce anche perché i quotidiani del 13 escono con la notizia che il presidente di Carige, Berneschi, rischia l’incriminazione per la vicenda Fiorani scalata BNL.
In Regione il Pd presenta una interpellanza urgente (15 maggio): anche se Burlando ha regalato alla curia il rappresentante della regione nel consiglio della Fondazione, almeno informateci di cosa sta succedendo. Burlando chiamato in causa promette che scriverà una lettera al presidente della Fondazione. La notizia è del 21 maggio. Il 20 maggio, appena finita la visita del papa, i quotidiani sparano Mensopoli con gli arresti in Comune. Di Vinai e degli allegri finanziamenti della Fondazione non si parla più. Salvo che per un esposto in Procura (Repubblica 29 maggio) di un piccolo azionista Carige che chiede “Indagate su quei finanziamenti”.
C’entrano i furbetti di Mensopoli con le storie della Fondazione raccontate da Repubblica? La risposta l’ha data lo stesso Vinai, sin dal primo giorno dell’inchiesta. Perché scandalizzarsi – aveva detto pressappoco – in fondo si tratta di uno scambio.
Grazie allora a Repubblica Lavoro che a maggio ’08 ha fatto capire qualcosa di più di quale scambio si tratti.
(Manlio Calegari)